"Nelle prossime ore nuove strette in alcune Regioni", ecco quelle a rischio
L'annuncio del viceministro Sileri, venerdì i nuovi dati del monitoraggio che potrebbero ridisegnare la mappa delle aree a rischioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nelle prossime ore "dobbiamo aspettarci che in base al flusso dei dati che provengono dalle Regioni, con un'accurata analisi di quei dati con i parametri stabiliti dal ministero, alcune Regioni possano determinare un innalzamento del loro livello di guardia".
Lo ha detto a Timeline, su Sky Tg24, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. "Questo - ha spiegato - avverrà sulla base dei dati, ed è vero anche il contrario: non per questa settimana, ma trascorsi altri dieci giorni, cioè dopo le due settimane canoniche da quando è stato cambiato il colore alle Regioni, se delle Regioni dovessero mostrare un miglioramento nell'andamento dei dati, considerando tutti i parametri, potrebbero retrocedere in senso positivo ad un colore più leggero e quindi a un rischio minore".
Sono quattro le Regioni a rischio zona arancione o rossa: la prima è la Campania, per cui ha già destato diverse perplessità la decisione di inserirla in fascia gialla, le altre tre sono Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Queste ultime tre, confinanti, stanno predisponendo tre ordinanze con misure più restrittive, dopo che nell'ultimo monitoraggio l'Iss ha detto che vanno verso il rischio alto e che è "opportuno anticipare misure restrittive".
Ordinanze che probabilmente verranno varate giovedì per entrare in vigore venerdì, giorno in cui è atteso il nuovo monitoraggio del ministero della Salute e l'Istituto superiore di sanità. Con le nuove misure le Regioni sperano di restare in zona gialla.
Intanto oggi Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria sono passate in zona arancione, la Provincia autonoma di Bolzano in zona rossa.
(Unioneonline/L)