Conservava in casa reperti archeologici, risalenti al periodo compreso fra l'800 e il 300 a.C., oggetti il cui valore complessivo è stato calcolato intorno ai 500mila euro.

Il proprietario, un ex antiquario 89enne di Biella, è stato denunciato per ricettazione e, durante una perquisizione da parte dei carabinieri, sono stati sequestrati i reperti acquisiti illegalmente.

I militari ne hanno trovati circa 200, stipati all'interno di una stanza chiusa da una porta blindata, in prevalenza vasi e statuette in ceramica e in bronzo di fabbricazione etrusca, magno-greca, apula e di altre parti d'Italia.

Ancora da accertare se i reperti erano detenuti a titolo di collezione o in attesa di essere ceduti a terze persone.

Il materiale è stato trasferito al Museo del territorio biellese.
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