Massacrò di botte l’ex, niente carcere: «La sua amarezza umanamente comprensibile»
Sentenza choc del tribunale di Torino, l’uomo condannato a soli 18 mesi con la condizionale: per il giudice «lei gli aveva comunicato la separazione in modo brutale»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Va compreso». Perché è stata lei ad aver «sfaldato un matrimonio ventennale allietato dalla nascita di due figli». Sempre lei avrebbe «comunicato la separazione in maniera brutale». E quindi «l’amarezza» dell’imputato causata dalla «dissoluzione della comunità domestica era umanamente comprensibile».
Sono alcuni dei passaggi della sentenza del Tribunale di Torino che non assolve, ma condanna a soli 18 mesi (senza carcere) l’uomo che il 28 luglio 2022 aveva massacrato di botte Lucia Regna, il cui volto era stato ricostruito con 21 placche di titanio e aveva subito la lesione permanente di un nervo ottico: l’ex compagno le aveva sbattuto la testa contro il marmo e le aveva inferto dei calci al volto.
La notizia è riportata su La Stampa.
Nell’ambito del procedimento penale la pm aveva chiesto quattro anni e mezzo di carcere. Il giudice ha comminato una pena di un anno e sei mesi, con la condizionale, per il reato di lesioni. Un’ulteriore “colpa” della donna: aveva chiesto un risarcimento di 100mila euro, per questo è stata considerata portatrice di «macroscopici interessi».
(Unioneonline)