Maroni aveva in precedenza riferito in Aula sull'emergenza immigrati, subito dopo il minuto di silenzio chiesto dal presidente della Camera fini per le vittime del naufragio di ieri: “Dall'inizio dell'anno, sono stati 390 gli sbarchi” sulle coste italiane dal Nord Africa. In totale, sono state finora 27.867 le persone sbarcate in Italia, di cui 23.352 nelle isole Pelagie e soprattutto a Lampedusa. Degli immigrati clandestini, 21.519 si sono dichiarati tunisini. “Dalla Libia - informa ancora il titolare del Viminale - sono giunti 10 natanti con a bordo circa 2.300 immigrati, per lo più somali ed eritrei e dunque da considerare come rifugiati”. Si stanno intensificando le partenze di migranti dalle coste libiche, ha spiegato ancora Maroni: “Ci sono segnali di ripresa che ci fanno pensare che possa intensificarsi il flusso di persone provenienti da paesi subsahariani, che fuggono da guerre e terribili condizioni umane e possono esser ricomprese nella categoria dei profughi”.

NAUFRAGIO - Maroni è poi intervenuto sul tragico naufragio che ha fatto più di 250 vittime (tra morti e dispersi) tra gli immigrati in viaggio verso l'Italia. “Il naufragio è avvenuto in acque maltesi, ma le autorità di quel Paese hanno chiesto il nostro intervento e noi lo abbiamo fatto subito” ha detto Maroni. “Rimane comunque aperto - ha aggiunto il titolare del Viminale - un problema di disputa tra autorità maltesi e italiane”.
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