Proseguono le indagini per la morte di Enrico Maccari, il manager svizzero di 55 anni scomparso a Natale e ritrovato ieri senza vita a Milano, in un appartamento all'incrocio tra via Pozzi e viale Monza.

Dalle prime informazioni sembra che l'imprenditore sia morto da un paio di giorni e che il cadavere non presentasse segni di violenza. L'autopsia, disposta dalla pm di turno Valeria Sottosanti, potrà chiarire le cause del decesso.

Per il momento non è esclusa alcuna ipotesi, dal malore all'omicidio.

IL RITROVAMENTO - È stata una donna, di origini cubane, a scoprire il cadavere di Maccari: si tratta di una conoscente dell'inquilino di via Pozzi, che ha raccontato alla polizia di avere le chiavi dell'appartamento e di aver perso le tracce dell'affittuario da qualche giorno. Stando a quanto si apprende, quest'ultimo sarebbe una transessuale colombiana.

Una cosa, spiegano gli investigatori, è certa: all'arrivo della polizia in via Pozzi non c'erano altre persone. Il corpo di Maccari era disteso sotto una coperta nella zona giorno dell'appartamento, un bilocale tra Turro e Gorla.

LA SCOMPARSA - A denunciare la scomparsa di Maccari erano stati i quattro figli che, assieme alla mamma - ex moglie dell'imprenditore morto -, avevano trascorso con lui la vigilia e il giorno di Natale. Maccari, residente a Giubiasco (Canton Ticino), era poi partito alla volta di Milano ma di lui si erano perse le tracce.

Fino al ritrovamento della macchina, il 29 dicembre, parcheggiata vicino a viale Monza. All'interno c'erano il computer, oggetti personali e alcune scatole di medicinali; nessuna traccia, invece, dei documenti, tantomeno delle carte di credito e dei due telefoni cellulari.

(Unioneonline/D)

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