"Risultati incoerenti", da valutare bene, e persino "un dilemma etico".

Il direttore dell'Agenzia italiana del farmaco Nicola Magrini spiega in un'intervista a Repubblica perché l'Ema non ha dato l'ok al vaccino AstraZeneca, il farmaco anti-Covid autorizzato in Gran Bretagna e in altri Paesi e atteso in dosi massicce dai Paesi Ue (Italia in primis) che potrebbe segnare una vera e propria svolta nella campagna di vaccinazione di massa.

Il ministro Speranza ha detto che entro fine marzo con Astrazeneca subito disponibilie si potrebbero arrivare a vaccinare 13 milioni di persone, senza il vaccino sviluppato da Irbm e Università di Oxford sarebbero invece 5 milioni. Una differenza non da poco.

"AstraZeneca ha incontrato alcune difficoltà, imputabili solo a lei, che l'hanno rallentata", spiega Magrini. "L'Ema ha ricevuto i suoi dati, ma avrà bisogno di almeno tre settimane per valutarli. Serve cautela perché i risultati sono in parte incoerenti, e nei risultati pubblicati sulla rivista Lancet compaiono anche due eventi avversi di mielite, un disturbo neurologico. Dobbiamo vederci chiaro e valutare bene rischi e benefici, poterebbe aprirsi un dilemma etico non indifferente".

Per il resto, "il 6 gennaio aspettiamo Moderna, i cui test hanno portato dati ottimi, che darà 160 milioni di dosi". "A fine mese - continua Magrini - avremo ospedali senza Covid, a fine febbraio Rsa senza Covid".

Sugli altri farmaci: "Le disponibilità maggiori erano attese da tre ditte. Sanofi ha posposto i risultati e arriverà dopo l'estate. Johnson & Johnson è attesa per fine marzo. L'altra è AstraZeneca, che sembrava in anticipo ma poi...".

"L'Aifa - continua il direttore - dovrà stabilire a chi destinare ciascun prodotto, e non sarà facile di fronte a valori di efficacia potenzialmente diversi. I cittadini non potranno scegliere quale vaccino fare, decideremo noi".

Per la vaccinazione di massa bisogna attendere invece: "A gennaio entreremo a regime, ricevendo mezzo milione di dosi a settimana. Finora l'organizzazione va bene, il piano funziona".

Tra gli effetti collaterali, aggiunge, "un caso di paralisi facciale di breve durata, legata alla componente lipidica del vaccino, l'avevamo riscontrata anche negli studi clinici".

(Unioneonline/L)
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