Leone XIV, agostiniani in festa: «Sarà il Papa dei poveri»
L’ordine: «Pontificato di pace, dialogo e fraternità»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non riesce a trattenere la gioia fra' Cristian Melcangi, sacrista della basilica di Sant'Agostino a Roma. La notizia del nuovo Papa Leone XIV, agostiniano, ha colto di sorpresa l'ordine, generando un clima di felicità doppia: perché la Chiesa ha una nuova guida e perché questa guida viene dall'ordine di Sant'Agostino.
«Non ce lo aspettavamo, è un motivo di gioia per noi - dice con voce ancora rotta dall'emozione Melcangi -. Quando c'è stata la fumata bianca, abbiamo suonato le campane, poi io sono salito al piano dove abbiamo la tv e ho atteso come tutti 'l'habemus Papam'».
Fra' Cristian conosce personalmente il nuovo pontefice, con cui ha condiviso diverse esperienze: «Credo sarà un pontificato di pace. Lui è venuto qui tante volte», «l'abbiamo invitato l'anno scorso a Tor Bella Monaca (una delle periferie più difficili di Roma, ndr) per il quarantesimo della parrocchia di Santa Rita ed ha concluso quei festeggiamenti».
Tra le sue caratteristiche, afferma, c'è «l'attenzione ai poveri. Venendo dall'esperienza della missione in Perù», è questo uno dei suoi messaggi. Il "primo saluto" di Robert Prevost, «è stato indicativo», suggerisce: «Ha salutato con le parole di Gesù, 'pace a voi'. Data la situazione internazionale in cui ci troviamo, dalla Terra Santa all'Ucraina, io credo che sarà davvero un pontificato che porterà pace». O, almeno, «questo è il nostro augurio, che lui possa costruire ponti di dialogo e di fraternità», continua fra' Cristian.
In via della Missione, dove ha sede la Provincia Agostiniana d'Italia, Prevost, è passato «tante volte» in quanto «è stato superiore generale dell'ordine per due mandati, dal 2001 al 2013. Io l'ho conosciuto negli ultimi anni del suo mandato», dopo i quali «è tornato in Perù», racconta ancora.
Poi, un focus sul nome scelto dal successore di Francesco: «In un primo momento sono rimasto sorpreso dalla scelta di Leone, poi subito mi è venuto in mente il collegamento con Papa Leone XIII», un pontefice che «ha voluto molto bene all'ordine di Sant'Agostino», che «ha canonizzato Santa Rita da Cascia e Santa Chiara da Montefalco, due grandi sante dell'ordine. Potremmo dire che è stato» in parte «anche un Papa agostiniano, pur non essendolo». Poi Leone XIII fu anche un «riformatore, quindi credo che su questo Prevost andrà in continuità con il pontificato di Francesco».
Ma, sottolinea il sacrista della basilica di Sant'Agostino, c'è anche «un legame con Benedetto XVI che era molto legato a Sant'Agostino».
(Unioneonline)