Lazio, casi triplicati in un giorno. Zingaretti sbotta: "Maggiore attenzione"
E' una delle Regioni che ora preoccupa di più , fra le tre con indice di contagio superiore a 1. Nel mirino anche gli arrivi dal BangladeshPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Preoccupante risalita di casi di coronavirus nel Lazio. Oggi hanno raggiunto quota 31, quasi triplicando gli 11 registrati ieri. La Regione è anche seconda attualmente in Italia per numero di malati gravi: sono 11 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, solo la Lombardia ne ha di più (36).
Dei casi odierni 14 sono nella capitale. Pesano diversi mini-focolai locali e pesano soprattutto gli arrivi da Dacca, capitale del Bangladesh, di pazienti già positivi. E che in alcuni casi partono anche con i sintomi, tanto che l'assessore al Welfare Alessio d'Amato ha chiesto maggiori controlli su chi arriva da quella città, anche facendo scalo.
La comunità bengalese conta diverse persone a Roma, che spesso convivono in spazi molto stretti.
"Molti non rispettano le regole. I contagi aumentano, atteggiamenti spavaldi e irresponsabili mettono a rischio la sicurezza degli altri. Il virus è in circolazione e abbassare la guardia ora è sbagliato, rischiamo di tornare indietro e bruciare tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi mesi", sbotta Nicola Zingaretti.
Sulla stessa linea D'Amato: "L'aumento dei positivi deriva principalmente dai casi d'importazione e da un abbassamento del livello di attenzione. Lo dico da giorni, c'è un calo di tensione e questo induce inevitabilmente a un aumento dei casi. Registriamo anche un abbassamento dell'età dei contagi".
"C'è bisogno - continua D'Amato - per chi arriva da zone ad alta incidenza che sia posto in isolamento per evitare che le regole extra Schengen vengano aggirate con gli scali intermedi". Domani partiranno i tamponi a tappeto ai componenti della comunità bengalese.
Tra i positivi di oggi c'è anche un bimbo di dieci mesi di Ciampino, ricoverato al Bambino Gesù, e due dipendenti dell'Onu di rientro dalla Somalia, entrambi sintomatici.
(Unioneonline/L)