La pm: "Se il marito vince la resistenza della moglie non è stupro”
Con tale motivazione è stata chiesta l’archiviazione della denuncia di una donna contro il marito. La Procura precisa: “Nessuna sottovalutazione del seppur minimo approccio costrittivo”
Il tribunale di Benevento (Ansa)
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A volte l'uomo deve "vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale".
Sono le motivazioni con cui, secondo quanto anticipato dal Fatto, una pm della Procura di Benevento ha chiesto l'archiviazione della denuncia per violenza sessuale sporta da una donna nei confronti del marito.
La stessa Procura di Benevento ha precisato: “Da noi nessuna sottovalutazione del seppur minimo approccio costrittivo nei rapporti interpersonali tra uomo e donna".
Ma inevitabili sono esplose le polemiche, anche politiche.
Tra le prime a prendere posizione, Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva, che si è detta “sconcertata” da motivazioni definite “allucinante”.
"Se il fatto non sussiste – aggiunge – venga detto chiaramente mentre minimizzare significa non solo offendere la dignità delle donne ma anche mettere a rischio la vita delle persone, visto che è stato appurato che moltissimi femminicidi, addirittura uno su sette, potevano essere evitati se le denunce fossero state prese sul serio. Qui siamo di fronte a giudizi da parte del pm che riportano il paese ai tempi del delitto d'onore", conclude la parlamentare.
(Unioneonline/l.f.)