Trecentonove rintocchi del campanile per ricordare le 309 vittime.

Sono passati dieci anni dalla notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009, quando alle 3.32 una scossa di terremoto di 5,8 gradi della scala Richter distrusse gran parte del centro storico de L'Aquila e molti paesi vicini.

Per non dimenticare, in città nella notte si è tenuta una fiaccolata, a cui hanno partecipato i familiari delle vittime del sisma, cittadini e terremotati di Amatrice e Rigopiano.

Il corteo è partito da via XX settembre.

Presenti anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il sindaco della città abruzzese Pierluigi Biondi e il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti.

"Abbiamo il dovere della memoria", ha detto il presidente del Consiglio, "ci sono tante persone che hanno perso i loro cari che rivivono in questo momento una grande sofferenza. La mia presenza qui è la testimonianza che la ferita della comunità locale è una ferita della comunità nazionale".

Nel bilancio della tragedia anche 1.600 feriti e 65mila sfollati.

(Unioneonline/F)

LE IMMAGINI:

Terremoto a L'Aquila 2009-2019: dove il tempo si è fermato
La ricostruzione a Onna, uno dei borghi più colpiti
Il cartello contro gli sciacalli sulla porta di un casa abbandonata a Fossa (L'Aquila)
Un edificio ricostruito nella piazza di Sant'Eusanio Forconese (L'Aquila)
Il premier Conte alla commemorazione
Alla fiaccolata in ricordo delle vittime folla e commozione
(Le foto sono dell'Ansa)
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