Iss, in Sardegna Rt a 1.02: da lunedì si torna in zona gialla VIDEO
Secondo i dati dell'Istituto superiore di Sanità, cinque Regioni passano all'arancione e nessuna in zona rossaLa Sardegna tra le 12 Regioni italiane con Rt superiore a 1. Ma resta in zona gialla, eccezion fatta per il weekend del 9 e 10 gennaio, in cui tutta Italia sarà sottoposta alle restrizioni da zona arancione.
E' quanto emerge dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss e ministero della Salute: l'Isola assieme a Liguria, Molise, Sicilia, Umbria e Valle d'Aosta, supera l'indice di contagio Rt di 1 nel valore medio. Precisamente in Sardegna si attesta a 1,02.
Vanno peggio la Calabria, l'Emilia-Romagna e la Lombardia che hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore dunque compatibile con uno scenario di tipo 2. La Puglia raggiunge l'1 mentre sfiorano l'1 il Lazio, il Piemonte e il Veneto. Solo una Regione, la Toscana, è a rischio basso.
L'ORDINANZA - In base ai nuovi dati il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un'ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 e vede il passaggio in area arancione di Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Resteranno lì almeno fino a venerdì 15 gennaio, data in cui scadrà il Dpcm. Con il nuovo decreto verranno valutate eventuali proroghe, fa sapere il ministero della Salute.
L'INDICE MEDIO - Nel periodo 15-28 dicembre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 0,98 - 1,13), in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno. L'epidemia, si legge nel dossier Iss, si trova "in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti".
L'INCIDENZA NAZIONALE - Dopo alcune settimane di diminuzione, torna ad aumentare l'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni (313,28 per 100.000 abitanti 21/12/2020-03/01/2021 vs 305,47 per 100.000 abitanti 14/12/2020 - 27/12/2020). Si evidenzia, in particolare, "il persistente valore elevato di questo indicatore nella Regione Veneto (927,36 per 100.000 abitanti negli ultimi 14 gg)".
I RICOVERI - Sono 13 le Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (vs 10 la settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale torna a essere sopra la soglia critica (30%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve aumento da 2.565 (28/12/2020) a 2.579 (04/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è invece lievemente diminuito passando da 23.932 (28/12/2020) a 23.317 (04/01/2021). Tale tendenza a livello nazionale "sottende forti variazioni inter-regionali".
"PEGGIORAMENTO GENERALE" - Questa settimana si osserva "un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L'incidenza a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l'impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio". C'è "un aumento complessivo del rischio di una epidemia non controllata e non gestibile dovuto ad un aumento diffuso della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2 sul territorio nazionale in un contesto in cui l'impatto sui servizi assistenziali è ancora alto nella maggior parte delle Regioni/PPAA".
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I dati Regione per Regione:
Abruzzo 0.9
Basilicata 0.83
Calabria 1.14
Campania 0.83
Emilia Romagna 1.05
Friuli Venezia Giulia 0.91
Lazio 0.98
Liguria 1.02
Lombardia 1.27
Marche 0.93
Molise 1.27
Provincia autonoma Bolzano 0.81
Piemonte 0.95
Provincia autonoma di Trento 0.85
Puglia 1
Sardegna 1.02
Sicilia 1.04
Toscana 0.9
Umbria 1.01
Valle d'Aosta 1.07
Veneto 0.97
(Unioneonline/D)