In Italia 14.844 contagi e 846 vittime: tasso di positività al 9,1%
I dati del bollettino del 15 dicembre, giù i ricoveriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Altri 14.844 casi di SarsCov2 e ben 846 decessi.
E' quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute del 15 dicembre. I nuovi contagi rilevati sono 14.844 su 162.880 tamponi, con una percentuale che scende al 9,1%, ieri era all'11,6%. Se si considerano i casi testati (62.707) però la percentuale di positività è stabile: oggi al 23,7%, ieri al 23,5%. Sale a 1.870.576 il totale dei contagi da inizio epidemia.
Le vittime sono 846, ieri erano 491, per un totale di 65.857 da febbraio. Altri 21.799 pazienti sono guariti dal Covid (1.137.416 da inizio emergenza).
In calo gli attualmente positivi, che sono 667.303, 7.806 meno di ieri. Di questi, 3.003 sono in terapia intensiva (-92 nelle ultime 24 ore, ieri -62), 27.342 ricoverati con sintomi (-423 rispetto a ieri, quando erano +30). Resta comunque alto il numero di nuovi ingressi in terapia intensiva, sono ben 199. I restanti 636.958 positivi sono in isolamento domiciliare.
La Regione con più nuovi casi è sempre il Veneto con 3.320, seguono Lombardia con 2.404, Emilia Romagna 1.238, Lazio 1.159, Piemonte 1.106, Sicilia 1.087, Puglia 1.023.
I decessi: 165 in Veneto, 114 in Lombardia, 83 nel Lazio, 77 in Piemonte, 74 in Emilia Romagna, 54 in Puglia, 52 in Friuli, 50 in Campania, 45 in Toscana, 31 in Sicilia.
Il Veneto è anche la Regione con più nuovi ingressi in terapia intensiva, 45. Seguono Puglia con 34, Lombardia con 28, Emilia Romagna con 17, Toscana con 15, Sicilia con 14, Lazio con 12. Ancora: la piccola Umbria con 7 nuovi ingressi in rianimazione, poi Piemonte e Sardegna con 5 a testa.
"Balza agli occhi il dato del Veneto che sta sopra i 3mila contagi con tasso di positività del 18%, mentre la Lombardia cala e c'è un netto miglioramento in Campania rispetto a un mese fa. Ciò dimostra che le misure restrittive funzionano: le regioni che avevano incidenze più elevate e che sono state sottoposte a misure più restrittive ora stanno meglio delle altre", ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.
(Unioneonline/L)