Il messaggio al sindaco: "Siamo gay, vorremmo trasferirci da voi. Si può?"
Un modo, evidentemente necessario per chi scriveva, di capire se la scelta era quella giusta. Il sindaco: "Siete le benvenute"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un messaggio per capire se la comunità accetta l'arrivo di due omosessuali oppure se trasferirsi sarebbe una condanna.
Insomma, per testare la situazione.
È quello che si è visto recapitare il sindaco di Segrate, Paolo Micheli.
"Buongiorno - recita il messaggio in chat - io e la mia compagna stavamo valutando di acquistare casa nel comune di Segrate. Volevo chiedere se a Segrate le persone omosessuali sono integrate bene nella società e se ci sono episodi di discriminazione o bullismo. Essendo noi una coppia di donne con in progetto un bambino siamo interessate appunto a capire l’approccio della comunità. Vi ringrazio. Buona giornata".
Il primo cittadino, tutelando naturalmente l'anonimato del mittente, ha deciso di condividere il messaggio su Facebook: "È sconcertante - ha commentato – che nel 2019 due persone che si amano siano ancora costrette a testare in questo modo il terreno al solo scopo di poter vivere felici senza nascondere la loro unione e magari metter su famiglia. Purtroppo il clima che si respira sull’argomento è sempre più allarmante. Se Maria e Anna (nomi di fantasia) - la conclusione – vorranno trasferirsi a Segrate, darò loro personalmente il benvenuto".
(Unioneonline/D)