Il Cremlino stila una lista di “russofobi”, c'è anche Mattarella. La Farnesina convoca l’ambasciatore di Mosca
Sul sito del ministero degli Esteri russo un elenco di leader occidentali accusati di fomentare odio contro il PaesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il ministero degli Esteri russo ha diffuso un elenco di dichiarazioni ritenute esempi di “hate speech” contro la Russia, pronunciate da leader di vari Paesi occidentali. Tra queste figura anche una frase del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, risalente al 5 febbraio scorso, durante un intervento all’Università di Marsiglia. In quell’occasione, Mattarella aveva paragonato l’aggressione russa all’Ucraina alle guerre di conquista del Terzo Reich.
La lista, è postata sul sito del Ministero degli Esteri russo, con il titolo “Esempi di dichiarazioni di responsabili e rappresentanti delle élite di Paesi occidentali sulla Russia che usano l'hate speech". Dell'elenco fanno parte esponenti di 13 Paesi, della Ue e della Nato. La frase di Mattarella è l'unica citata per l'Italia. La lista comprende anche dichiarazioni del cancelliere tedesco Friedrich Merz, del presidente francese Emmanuel Macron, tre del segretario generale della Nato Mark Rutte e ben sette dell'Alto commissario per la politica estera della Ue, Kaja Kallas. Una sola invece per gli Usa: un'affermazione del senatore Lindsay Graham che recentemente, facendo un parallelo con i raid americani sull'Iran, ha ipotizzato che gli Stati Uniti avrebbero potuto bombardare la Russia se Mosca non avesse osservato l'ultimatum di 50 giorni (ora ridotto a 10) imposto dal presidente Donald Trump per fare la pace con l'Ucraina. «Se Putin e gli altri si chiedono cosa succederà al giorno 51, consiglio loro di telefonare all'Ayatollah», ha scritto su X il senatore.
La Farnesina sta per convocare l'ambasciatore russo in Italia per contestargli l'inserimento di alte cariche della Repubblica italiana in un presunto elenco di soggetti "russofobi".