Il coronavirus responsabile della pandemia è sempre lo stesso dei tempi del lockdown e il caldo non lo ha indebolito affatto, come dimostrano anche le situazioni in California e in Florida; l'unica grande differenza rispetto ad allora è che sappiamo come riconoscerlo, per esempio identificando tanti casi in giovani asintomatici, e sappiamo come tutelarci.

"Il virus è lo stesso di prima, fino a prova contraria", afferma il fisico Enzo Marinari, dell'Università Sapienza di Roma, che sta seguendo l'evoluzione della pandemia di Covid-19 fin dagli inizi. "Anche all'esordio della pandemia c'erano i casi asintomatici, ma non lo sapevamo", osserva.

Semplicemente, "quello che stiamo vedendo adesso è che la letalità del virus Sars-Cov-2 dipende drammaticamente dall'età del malato: è un fenomeno particolare e scientificamente assodato. Stiamo vedendo che i pazienti hanno un'età diversa rispetto ai casi che vedevamo in marzo. E' evidente che, finché le cose resteranno così, ci aspettiamo una letalità più bassa".

Tuttavia, mette in guardia, i giovani sono contagiosi, "altrimenti non saremmo arrivati ai numeri di questi giorni". Inoltre, seppur in un minor numero di casi rispetto agli anziani, questo coronavirus "può causare gravi danni anche nei giovani e provocare problemi che potrebbero manifestarsi a distanza di tempo"

Altro elemento nuovo rispetto al lockdown è che i tempi tra il contagio e il ricovero si stanno allungando, passando dalle due alle tre settimane. Per questo, spiega Marinari, "è possibile che ai primi di settembre cominceremo a vedere come stanno le cose".

La situazione richiede "grande attenzione", anche perché è possibile che ci sia un momento in cui "il virus trasmesso dagli asintomatici sarà così presente da colpire anche le persone a rischio".

Il contagio esploso tra i giovani oggi "pone il problema delle infezioni in famiglia, i genitori sono persone a rischio, bisogna adottare precauzioni, tenendo in casa comportamenti in stile quarantena".

Seconda ondata? "Difficile capire se già ci troviamo di fronte, c'è una nuova crescita ma non sappiamo ancora dove andrà a finire. Difficile fare previsioni, ma possiamo dare indicazioni su come agire perché dalle nostre azioni dipenderà l'andamento della situazione in futuro".

(Unioneonline/L)
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