I vicini scrivono all'infermiera: "Ci porti il virus, qui vivono bambini"
Il bigliettino lasciato nella cassetta della posta, lei: "Ferita e denigrata"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Grazie per il Covid che tutti i giorni ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini, grazie".
E' il messaggio anonimo che è stato recapitato a un'infermiera 48enne che lavora nel reparto di Malattie infettive dell'ospedale San Luca di Lucca.
La donna lo ha trovato nella cassetta della posta e ha deciso di renderlo pubblico e di informare le forze dell'ordine.
"Ci sono rimasta male. Mi sono sentita ferita e denigrata - ha commentato -. Sanno che faccio l'infermiera e mai avrei pensato che mi prendessero di mira per il mio lavoro".
Solidarietà dalla Direzione aziendale e dal Dipartimento infermieristico e ostetrico dell'Asl Toscana nord ovest: l'infermiera, scrivono in una nota, "si è vista trattata come un'untrice e non come un'operatrice sanitaria che giornalmente si reca al lavoro per combattere, per tutti noi, la difficile battaglia contro il virus".
"Tali comportamenti - si legge nella nota dell'Asl - non solo sono discriminatori ma dimostrano come il cammino verso la civiltà sia ancora lungo".
(Unioneonline/D)