Gare d’appalto manipolate, arrestato il direttore generale dell’ospedale di Foggia
Ai domiciliari assieme ad altre cinque persone. Nel mirino appalti da quasi 40 milioni di euro
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Arrestato dalla Guardia di finanza per turbativa d'asta e falso ideologico il direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia Vitangelo Dattoli.
Oltre a lui sono state arrestate altre 5 persone, due dirigenti, uno dei Riuniti e l'altro della Asl di Fogga, due imprenditori e un faccendiere. L'inchiesta della Procura di Foggia riguarda due appalti da 36 milioni di euro per il servizio di elisoccorso ordinario e da 2,6 milioni di euro per il trasporto aereo di organi.
I sei arrestati sono tutti ai domiciliari con le accuse a vario titolo e in concorso tra loro, di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
I reati si riferiscono a fatti accaduti a Foggia tra il 2019 e il 2020. Secondo l'accusa, sarebbero state "manipolate" due gare di appalto bandite da Enti pubblici foggiani operanti nel campo della sanità: una per l'affidamento del servizio di elisoccorso ordinario (per 36,6 mln di euro per il primo quinquennio e 29,8 per l'eventuale proroga) e l'altra per l'affidamento del servizio di trasporto aereo di organi e di equipe medica per attività di prelievo e trapianto organi, (per 2,6 mln per il primo quadriennio, estendibile - in caso di proroga - fino a 4,6 mln).
I vertici e i rappresentanti ufficiali degli Enti pubblici committenti, questa è l’accusa, avrebbero favorito una società di Foggia del trasporto aereo creando, con l'intermediazione del medico in pensione, una corsia preferenziale per assicurare la vittoria negli appalti.
(Unioneonline/D)