"Frasi sessiste su un ministro del governo Renzi", la denuncia di Ségolène Royal
Nel suo libro la politica socialista accusa due ministri francesi di aver offeso un'esponente del governo di RenziPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nel libro dell'ex ministro francese ed ex moglie del presidente Francois Holland Ségolène Royal "Quello che finalmente posso dirvi" - in cui si ripercorre la vita e la carriera politica dell'esponente socialista - c'è anche un episodio che sta facendo discutere e riguarda un ex esponente del governo Renzi.
Lo riporta il "Corriere della Sera".
Nel volume Royal racconta una vicenda avvenuta nel 2016 a Venezia, in occasione di un vertice italo-francese.
"Lo scenario è magnifico. Matteo Renzi, il primo ministro italiano, ha fatto le cose per bene", si legge nel libro, "ci troviamo su un motoscafo nella laguna all'uscita dall'aeroporto. Siamo in pochi. I due leader, due ministri uomini e me. I due ministri guardano il programma della giornata e bisbigliano tra loro, lasciandosi sfuggire una grassa risata".
"Il mio sguardo chiede loro che cosa li faccia divertire tanto e a quel punto li rivedo come fosse oggi, stravaccati, senza alcun ritegno, scoppiare a ridere citando il nome di un ministro italiano (una donna, ndr) che parteciperà alla riunione di lavoro: 'Quella lì deve essere brava a fare altro, non la politica'".
Secondo la ricostruzione di Royal, il presidente fa finta di non aver sentito nulla, mentre il politico fiorentino impallidisce.
"Ero davvero scioccata come ministro e come donna", spiega Royal, "e rispondo loro: 'Poveri abbrutiti, ma vi siete visti?'".
Una versione totalmente smentita dall'ufficio stampa dell'ex segretario del Partito democratico, interpellato dal "Corriere": "Renzi era in motoscafo con Hollande insieme a Royal e alle ambasciatrice Zappia e Colonna, oltre all’ambasciatore italiano in Francia Magliano, non c'erano ministri”.
Secondo i collaboratori dell'ex premier nessuno sentì commenti sessisti, né Renzi, né gli ambasciatori Zappia e Magliano.
(Unioneonline/F)