Finanziavano Hamas, nove arresti: c’è anche il presidente dei Palestinesi in Italia
Per gli investigatori Mohammad Hannoun è «vertice della cellula italiana dell'organizzazione terroristica»Arrestate da polizia e guardia di Finanza nove persone accusate di aver finanziato Hamas per sette milioni di euro attraverso associazioni.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi nell'ambito di una indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo. Eseguite misure cautelari nei confronti di nove indagati, destinatari tutti della custodia in carcere, e di tre associazioni.
Tra gli arrestati c’è anche il presidente dell'associazione dei Palestinesi in Italia. Gli investigatori definiscono Mohammad Hannoun un «membro del comparto estero dell'organizzazione terroristica Hamas» e «vertice della cellula italiana dell'organizzazione Hamas».
«Le indagini e i fatti attraverso esse emersi – scrivono il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Mlillo e il procuratore di Genova Nicola Piacente – non possono in alcun modo togliere rilievo ai crimini commessi ai danni della popolazione palestinese successivamente al 7 ottobre 2023 nel corso delle operazioni militari intraprese dal Governo di Israele, per i quali si attende il giudizio da parte della Corte Penale Internazionale».
«Allo stesso tempo - aggiungono - tali crimini non possono giustificare gli atti di terrorismo (compresi quelli del 7 ottobre 2023) compiuti da Hamas e dalle organizzazioni terroristiche a questa collegate ai danni della popolazione civile, né costituirne una circostanza attenuante».
Chi è Mohammad Hannoun
Hannoun, 63 anni, vive a Genova, e di professione fa l'architetto. Ha cittadinanza giordana, ma sta in Italia da 40 anni. Nel 1994 ha fondato l'Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (A.b.s.p.p.). Nel 2023 il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha inserito Hannoun e la sua A.b.s.p.p. in una black list, come finanziatori del terrorismo. L'attivista palestinese ha sempre respinto l'accusa.
Il 15 novembre del 2024, la Questura di Milano ha emesso nei suoi confronti un foglio di via per istigazione all'odio e alla violenza: in un comizio, Hannoun aveva elogiato i giovani che ad Amsterdam avevano aggredito i tifosi israeliani del Maccabi che insultavano gli arabi. Dopo il 7 ottobre, ha partecipato ad innumerevoli manifestazioni di solidarietà con il popolo di Gaza, ed è stato molto attivo a favore della Sumud Flotilla, partita in parte da Genova, che ha cercato di forzare il blocco israeliano. A ottobre di quest'anno, Hannoun ha ricevuto un altro foglio di via di un anno da Milano, per aver giustificato le uccisioni da parte di Hamas di presunti collaborazionisti: «Dopo la tregua - ha detto -, la resistenza palestinese, che ha pagato con il sangue, ha fatto giustizia, come in tutte le rivoluzioni del mondo».
(Unioneonline)
