Il via libera a festeggiare la vittoria dell'Italia agli Europei sull'autobus scoperto era stato negato, ma i patti non sono stati rispettati. A spiegarlo è il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, in un’intervista ripresa dalle agenzie di stampa.

Per i festeggiamenti "avevo concordato la linea con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e con il capo della polizia Lamberto Giannini”, spiega Piantedosi. “La riunione era proprio per decidere che cosa fare e per questo abbiamo coinvolto direttamente anche la Figc, che chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma è stato spiegato chiaramente che non era possibile e che non potevamo autorizzarli".

Si era detto no perché "dovevamo gestire il passaggio dal Quirinale a Palazzo Chigi cercando di conciliarlo con le esigenze di sicurezza legate alla pandemia e dunque evitare in ogni modo assembramenti".

Dalla Figc, dice il prefetto di Roma, avevano assicurato che sarebbe stato utilizzato "un autobus coperto. Invece poco dopo l'uscita dal Quirinale si è aggregato un autobus scoperto con la livrea e le scritte dedicate ai campioni d'Europa".

C'erano migliaia di persone in attesa del giro in autobus, e "vietarlo avrebbe potuto creare problemi di ordine pubblico".

"Chiellini e Bonucci - prosegue Piantedosi - hanno rappresentato con determinazione il loro intendimento al personale in servizio d'ordine, e a quel punto non si è potuto far altro che prendere atto della situazione e gestirla nel miglior modo possibile".

La complessità e la delicatezza "è testimoniata dalle immagini da cui si può vedere che praticamente solo le forze di polizia indossavano la mascherina. Tutto quello che è successo ci ha profondamente amareggiati".

Il prefetto conclude augurandosi che "l'Italia l'anno prossimo vinca i Mondiali per avere gli stessi festeggiamenti: tratteremo direttamente con i calciatori".

(Unioneonline/v.l.)

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