“Esuli italiani come gli ebrei”. Ucei e Anpi contro il Miur: “Sconcertante”
Una circolare del ministero dell’Istruzione in occasione della Giorno del Ricordo delle Foibe desta indignazione
“Il Giorno del Ricordo” e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che (...) la ‘categoria’ umana che si voleva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla ‘categoria’ degli ebrei. Con una atroce volontà di annientamento, mai sperimentata prima nella storia dell’umanità”.
È il passaggio di una circolare del Ministero dell’Istruzione che ha innescato un vespaio di polemiche.
Nel mirino, l’equiparazione degli esuli italiani da Istria e Dalmazia alla fine della Seconda guerra mondiale con gli ebrei sterminati nei lager nazisti.
"Chiediamo urgenti lumi al Ministro dell'Istruzione su questa comparazione che consideriamo storicamente aberrante e inaccettabile", il commento del presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo.
Dura replica anche della presidente dell'Ucei ('Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) Noemi Di Segni che rimarca “come, fermo restando il dovere di opporsi a ogni barbarie...cadere in grossolane mistificazioni" rischia "di vanificare il lungo e paziente lavoro sulla Memoria condotto anche grazie all'impegno dello stesso Ministero". La stessa Ucei definisce la circolare "sconcertante" per aver paragonato la persecuzione subìta dagli ebrei sotto il nazifascismo “alla realtà dei cittadini italiani che furono vittima d'esilio e sradicamento nel Dopoguerra e, in alcuni casi, delle foibe".
(Unioneonline/l.f.)