È ancora chiusa la via Salaria, la strada che da Roma porta verso il mare Adriatico, e dove ieri si è scatenato l'inferno.

Un'autocisterna piena di liquido infiammabile ha preso fuoco durante le operazioni di scarico del Gpl. Poi è avvenuta l'esplosione, improvvisa. L'incidente ha provocato due vittime e 18 feriti, di cui sei in condizioni gravi.

I vigili del fuoco (tra loro c'è una vittima, Stefano Colasanti, un collega fuori servizio che si è fermato a dare una mano a Borgo Quinzio) hanno lavorato per tutta la notte per mettere in sicurezza il distributore Ip.

Stefano Colasanti, una delle vittime dell'esplosione (Ansa)

Rimosse anche le auto carbonizzate e i resti dell'autocisterna finiti a ottanta metri dal distributore, mentre oggi verranno verificate le condizioni della strada, chiusa in entrambe le direzioni.

Esaminati anche i sistemi di sicurezza del serbatoio interrato dove le valvole sono tutte entrate in funzione al momento della perdita del Gpl per evitare dispersioni.

Intanto l'area di servizio è stata sequestrata dalla Procura di Rieti che indaga per disastro colposo.

Rivelata l'identità della seconda vittima: si chiama Andrea Maggi, è un 38enne di Montelibretti. Gli inquirenti pensano che, fermo con la sua auto per assistere all'incendio, è stato investito in pieno dall'esplosione. I familiari avevano lanciato l'allarme per la sua scomparsa, tanto che ieri il caso di Andrea era finito anche alla trasmissione "Chi l'ha visto?".

(Unioneonline/s.a.)
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