La notizia della denuncia, resa nota dal sito del comparto Sicurezza e Difesa Grnet.it, è stata confermata dal legale della giovane militare, l'avvocato Giorgio Carta, che ha detto di aver presentato le denunce alla procura di Catania (la provincia dove la ventiquattrenne risiede con i genitori) e a quella militare di Napoli, territorialmente competente. I fatti si sarebbero verificati in parte in Sicilia, dove presta servizio la soldatessa, e in parte in Kosovo, dove la giovane era in missione circa due anni fa. La volontaria, in ferma quadriennale nell'Esercito, ha denunciato tre superiori - un maresciallo, comandante della sua squadra, una tenente e un capitano - che l'avrebbero fatta oggetto nel tempo di "numerosi atti di molestia sessuale". Tra i superiori denunciati, dunque, anche un tenente donna che nel corso della missione in Kosovo, risalente a circa due anni fa, avrebbe preteso di coinvolgere la soldatessa in un rapporto sessuale di gruppo con due militari stranieri e che l'avrebbe poi mobbizzata per vendicarsi del rifiuto ricevuto.

Ma non solo. La giovane caporale, musulmana, ha denunciato anche di essere stata "comandata" a partecipare alle funzioni religiose cattoliche, per esempio in qualità di corista delle cerimonie natalizie, sempre per una sorta di ritorsione.

Oggetto della denuncia anche il presunto comportamento dei superiori dei tre comandanti che non avrebbero creduto alla soldatessa, invitandola anzi a "lasciar perdere". La giovane si sarebbe convinta a denunciare tutto alla magistratura "solo dopo che è stata ignorata anche la sua semplice richiesta di essere impiegata in una caserma diversa da quella dei tre molestatori". Inoltre, la soldatessa è una volontaria in ferma quadriennale e dunque una 'precaria', la cui permanenza nell'Esercito è strettamente legata alle 'note caratteristiche' scritte dai suoi superiori, che proprio per questa vicenda sarebbero state negative: da qui, insieme al mancato trasferimento, "dopo molte titubanze" la decisione di denunciare i fatti "per ottenere giustizia", come osserva l'avvocato Carta.
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