Dieci milioni di dosi somministrate in Italia: ritardo sulla road map, ma è "colpa" delle aziende
La Sardegna supera l'80% di dosi somministrate rispetto a quelle ricevutePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Scade oggi, 31 marzo, il primo trimestre della campagna vaccinale in Italia, e proprio nel pomeriggio abbiamo tagliato il traguardo dei 10 milioni di dosi somministrate.
Lo sforzo impresso nelle ultime settimane, grazie anche all'arrivo di una maggiore quantità di dosi, ci ha permesso di raggiungere questo risultato, che resta comunque al di sotto del traguardo fissato dal commissario Figliuolo, che prevedeva l'arrivo di 15,7 milioni di dosi entro la fine del trimestre.
Di dosi invece ne sono arrivate poco più di 11 milioni, 10.018.265 quelle somministrate: 4 milioni tra personale sanitario, ospiti e personale di Rsa, quasi 3,3 agli over 80, il resto a personale scolastico, forze armate e categoria altro, cui sono andate quasi 1,5 milioni di dosi.
Anche la Sardegna ha impresso un'accelerazione negli ultimi giorni: resta penultima in Italia, ma ha superato l'80 per cento di dosi somministrate in rapporto a quelle ricevute (232.385 su 283.190, l'82,1%).
Fa la parte del leone Pfizer, che ha inviato 7.668.180 dosi, poi AstraZeneca 2.752.400, quindi Moderna 826.600.
Ci siamo stabilizzati sulle 250mila somministrazioni al giorno, ma l'obiettivo è raddoppiare. E farà buon gioco l'aumento delle forniture: sono 52,4 milioni le dosi attese nel secondo trimestre, in cui ai tre vaccini che già conosciamo si aggiunge il monodose Johnson & Johnson che potrà segnare una svolta nella campagna vaccinale.
"Dieci milioni. Questo è il numero di dosi di vaccino somministrate ad oggi. Dobbiamo ancora accelerare, perché il vaccino è la vera strada per superare questa stagione così difficile. Grazie a tutto il personale sanitario che ogni giorno lavora a questo obiettivo", ha scritto sul suo profilo Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza.
(Unioneonline/L)