Detenuto muore dopo aver perso 25 kg: indagini
Antonio Raddi, deceduto il 30 novembre 2019 per un’infezione. Quando diceva di non riuscire a mangiare gli operatori del carcere erano convinti che stesse fingendo
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Quando diceva di non riuscire a mangiare, gli operatori del carcere erano convinti che stesse fingendo. Ma poi Antonio Raddi, detenuto alle Vallette di Torino, il 30 dicembre 2019, a 28 anni, è morto, per una infezione polmonare, dopo avere perso 25 chili di peso.
Il caso è ora approdato in tribunale, dove tra qualche giorno verrà discussa la richiesta dei familiari del giovane di non archiviare l'inchiesta.
La Procura ha infatti disposto una seconda consulenza tecnica, dopo che la prima non era stata giudicata soddisfacente. E questo secondo parere paventa “cure non adeguate”.
A coordinare l'indagine è il procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo. I genitori del giovane si sono affidati agli avvocati Massimo Pastore e Gianluca Vitale. Gli indagati sono quattro.
Il pubblico ministero ha proposto l'archiviazione perché, sebbene i nuovi consulenti abbiano affermato che il calo di peso avrebbe dovuto essere "contrastato diversamente anche con l'ausilio di approfondimento clinico specialistici e di laboratorio" , non sono stati raccolti elementi sufficienti per stabilire la responsabilità a carico dello staff medico delle Vallette, anche perché, a quanto pare, il detenuto non si mostrava collaborativo.
Raddi cominciò ad affermare di avere problemi ad alimentarsi ad agosto. Dalle numerose testimonianze emerge che all'interno della casa circondariale molti operatori erano convinti che non fosse vero.
Il 14 dicembre 2019 fu portato al pronto soccorso del Maria Vittoria: il primario ne certificò l'estremo stato di denutrizione e, agli inquirenti, sottolineò di non avere "mai visto niente del genere in 40 anni".
(Unioneonline/l.f.)