Covid, in Italia risalgono tutte le curve del contagio: massima attenzione per la nuova “Delta plus”
Al momento la nuova variante non viene distinta dai test di genotipizzazione perché ha mutazioni che non vengono cercate con test usuali. L'unico modo per rilevarla sarebbero sequenziamenti a tappeto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Mentre crescono esponenzialmente i contagi in molti paesi in Europa, con la Bulgaria che tocca il record di 5.863 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore e 243 morti, e il Belgio che con 5.300 nuovi positivi al giorno registra un incremento del 75% di casi rispetto alla settimana precedente, risalgono anche in Italia tutte le curve dell'epidemia da Covid-19.
A risalire sono valori come l'indice di contagio Rt, che ha superato 1, e l'indice di positività: massima attenzione, dunque, seppur da parte degli esperti ci sia un "cauto ottimismo" dovuto all'alta percentuale di vaccinati e all'introduzione del Green pass.
NUOVA VARIANTE – A tenere desta l’attenzione c'è poi anche l'incognita della sotto-variante AY.4.2, la cosiddetta “Delta plus”, che attualmente può essere intercettata solo grazie al sequenziamento, ma non dai test. "Al momento - osserva il virologo Francesco Broccolo, dell'Università di Milano Bicocca - i test di genotipizzazione non la distinguono perché ha mutazioni che non vengono cercate con test usuali. L'unico modo per rilevarla sarebbero sequenziamenti a tappeto".
Secondo i dati diffusi ieri dal Ministero della Salute, il tasso di positività risulta aumentato in 24 ore da 0,9% a 1,1%. Calcolando il rapporto fra i soli test molecolari e gli antigenici rapidi, il tasso di positività risulta essere del 4,8%, confermando così il progressivo aumento di questo indice dell'epidemia emerso ormai da alcuni giorni.
"Nell'ultima settimana l'incremento della positività rilevata dai test molecolari è aumentato dal 2,89% del 17 ottobre al 4,25% del 24 ottobre", osserva Broccolo.
L’INCIDENZA – Secondo le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M.Picone”, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), sono 18 le regioni nelle quali l'incidenza è in aumento nell'ultima settimana rispetto alla settimana precedente. In generale, dice Sebastiani, "crescono tutte le curve dell'epidemia a livello nazionale, dalla percentuale dei positivi ai test molecolari all'incidenza dei positivi totali ai test molecolari e agli antigenici rapidi, fino agli ingressi giornalieri in terapia intensiva. Si nota anche una debole crescita giornaliera della curva media dei decessi".
Risale e supera 1 anche l'indice di contagio Rt: è pari a 1,25 il Covindex, il parametro sovrapponibile all'indice Rt e aggiornato sulla base del rapporto fra nuovi casi positivi e tamponi, calcolato dai ricercatori che fanno capo al sito CovidTrends; è uguale a 1,04 il CovidStat gestito da esperti dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
"Adesso si tratta di capire se l'epidemia di Covid-19 sia in ripresa o meno", osserva il fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook "Coronavirus-Dati e analisi scientifiche”. Secondo l'esperto "la situazione va monitorata in modo attento in quanto è probabile che nelle prossime settimane potremmo vedere un aumento dei casi, considerando l'arrivo dell'inverno e la diffusione dell'influenza".
(Unioneonline/v.l.)