Covid, in Italia curva dei contagi verso il picco: in 7 giorni +22% di nuovi casi e +49% di vittime
Pressione sugli ospedali ancora in crescita, nell’Isola incidenza massima a CagliariPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Rallenta la crescita settimanale dei nuovi casi di Covid-19 in Italia, che si attestano oltre quota 728mila (+22,4% rispetto ai 595.300 della settimana precedente), ma continua a crescere il numero dei decessi: 692 negli ultimi 7 giorni (+49% rispetto ai 464 della precedente rilevazione). Questi i dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe relativi al periodo 6-12 luglio. "L'aumento dei nuovi casi - spiega il presidente Nino Cartabellotta - registra il valore più basso da quando a metà giugno si è avuta l'inversione della curva. Si intravede il raggiungimento del picco, ma la durata del plateau e la successiva discesa della curva potrebbero essere molto lenti".
IN SARDEGNA – Lentamente (+14,5%) ma in costante crescita il Covid nell’Isola, dove, nella settimana 6-12 luglio, si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (2.392 rispetto agli 11.959 della rilevazione precedente).
La classifica dell'incidenza è sempre guidata dalla Città metropolitana di Cagliari con un valore pari a 1.295 (+1,9% rispetto alla settimana precedente), ma ormai tutti i territori mostrano un indice che è superiore a 1000 nuovi casi per 100mila abitanti con un aumento più cospicuo nel centro-nord dell'Isola: Oristano 1.274 (+18,2%), Sud Sardegna 1.209 (+5,8%), Sassari 1.095 (+30,1%) e Nuoro 1.093 (+33,8%)
Continua a rimanere sotto la media nazionale la percentuale dei posti letto in area medica (9,8%) occupati da pazienti Covid-19; mentre è sopra la media nazionale l'occupazione in terapia intensiva (4,4%).
Sul fronte vaccinale la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari in Sardegna all’8% (media Italia 7,3%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 3,8%. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 9,4% (media Italia 11,2%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 6,4%.
Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose per le persone immunocompromesse è del 62,4%, mentre per over 80, ospiti RSA e fragili fascia 60-79 è del 9,4%. Infine i vaccini pediatrici: la popolazione 5-11 che ha completato il ciclo è pari 43,3% (media Italia 34,9%) a cui aggiungere un ulteriore 4,3% (media Italia 3,3%) solo con la prima dose.
IN ITALIA – Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, nella settimana considerata, tutte le Regioni registrano un incremento percentuale dei nuovi casi. Anche l'incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province, di cui 62 registrano 1.000 casi per 100.000 abitanti.
Di pari passo con il diffondersi dei contagi, si registra anche un aumento del numero dei tamponi effettuati, sia antigenici che molecolari: sono passati, infatti, da 2.152.065 della settimana 29 giugno -5 luglio a 2.517.540 della settimana 6-12 luglio, pari al +17%. Ma, come per quanto riguarda i contagi, anche questo aumento è inferiore rispetto a quello registrato una settimana fa (+33%).
Riguardo, infine, alle reinfezioni, Gimbe ricorda che secondo l'ultimo report dell'Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-6 luglio 2022 sono state registrate in Italia oltre 659mila reinfezioni, pari al 4,6% del totale dei casi.
Relativamente alla pressione sugli ospedali, dal 6 al 12 luglio i ricoverati con sintomi Covid nei reparti di area medica sono aumentati del 21,5% (9.724 rispetto agli 8.003 della settimana precedente), mentre quelli nelle terapie intensive sono cresciuti del 16,1% (375 rispetto a 323). L'aumento è inferiore rispetto a quello dei 7 giorni precedenti (33% per ricoveri ordinari e 36% per intensive) ma, sommato a quello delle settimane scorse fa sì che nell'ultimo mese i ricoveri in intensiva risultino raddoppiati passando da 183 il 12 giugno a 375 il 12 luglio, mentre in area medica sono più che raddoppiati, da 4.076 a 9.724.
"Nelle prossime settimane - spiega ancora Nino Cartabellotta - dobbiamo aspettarci un ulteriore aumento di ricoveri ospedalieri e decessi: questo rende del tutto inaccettabile l'idea di far circolare liberamente il virus. Inoltre, aggiunge, "questa 'strategia' non tiene conto dell'impatto del long Covid, la cui incidenza è correlata al numero di infezioni. Infine, una circolazione incontrollata di un virus così contagioso come Omicron 5 rischia di determinare una vera e propria paralisi di vari servizi”.
(Unioneonline/v.l.)