Dieci anni e 8 mesi. 

È la condanna inflitta a una donna di 44 anni – cittadina romena – accusata di aver fatto prostituire la figlia 15enne con la complicità del suo nuovo compagno. 

La vicenda è avvenuta a Genova e secondo quanto accertato dalle indagini della Polizia, la 44enne contrattava in prima persone le prestazioni con i clienti, mentre il patrigno accompagnava la ragazzina agli incontri. 

L’inchiesta della Squadra mobile, coordinata dal pubblico ministero Valentina Grosso, ha inoltre appurato che la ragazza aveva provato a scappare di casa per due volte ma la madre l'aveva sempre rintracciata e riportata a casa.

La madre-aguzzina era stata arrestata nel 2021 con l'accusa di prostituzione minorile aggravata. Gli inquirenti avevano scoperto che anche l'altra figlia era stata costretta a prostituirsi mentre era minorenne.

Dagli accertamenti e dal racconto della giovane vittima sono emersi particolari raccapriccianti.

La donna aveva messo un annuncio sui siti di escort e aveva presentato la figlia come ventenne. Sempre nel corso delle indagini, gli agenti hanno scoperto che la madre contava i preservativi per capire quante prestazioni la ragazza effettuava al giorno. "Tanti ne hai usati e tanti soldi devi portare" le diceva al telefono. Per avere più soldi, però, non esitava a obbligare la figlia anche a rapporti non protetti.

(Unioneonline/l.f.)

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