Migliaia di persone a Cagliari in corteo per la popolazione di Gaza ma le proteste si stanno tenendo in tutta Italia.

A Milano altissima tensione con scontri tra un gruppo di manifestanti e la Polizia. Gli antagonisti hanno tentato di entrare al piano terra della Stazione Centrale lanciando fumogeni, oggetti e parti di impalcature e gli agenti hanno risposto con manganellate e cariche di alleggerimento.

Sul posto anche un contingente dei carabinieri. Gli scontri si sono poi spostati in piazza Duca d'Aosta, di fronte alla stazione, con le persone che hanno scagliato transenne contro lo schieramento di forze dell'ordine urlando "assassini". 

Il corteo pro Gaza poco prima si era avvicinato a qualche centinaio di metri dal consolato americano, presidiato dalle forze dell'ordine. Poi c'è stato un momento di silenzio in piazza della Repubblica ed è stato diffuso a lungo il rumore lugubre dei droni che si abbattono su Gaza. «Questo rumore dovete sentirlo sempre nella vostra coscienza», hanno detto da un megafono. Quindi è stata bruciata una bandiera Usa.

Il bilancio a Milano è di oltre una decina di manifestanti fermati e una sessantina di esponenti delle forze dell’ordine feriti o contusi.

Tensioni anche a Bologna dove il corteo è entrato sulla tangenziale e l'ha di fatto bloccata. Alcuni manifestanti sono riusciti addirittura a entrare con fumogeni e bandiere in autostrada, interrompendo il traffico. Il presidio di polizia posto a metà di via Stalingrado si è aperto e ha lasciato passare i manifestanti, fra le urla di gioia del corteo, che, scortato dalla polizia, ha raggiunto la tangenziale.

A Roma sono oltre ventimila, secondo una prima stima, le persone in piazza. Un flusso di partecipanti in aumento.

A Pisa i manifestanti hanno invaso la Sgc Firenze-Pisa-Livorno, bloccando il traffico in direzione mare. Migliaia di persone hanno fatto accesso alla superstrada dallo svincolo nei pressi dell'aeroporto e occupato completamente la corsia, paralizzando il traffico, mentre in direzione di Firenze il traffico, pur rallentato per la curiosità degli automobilisti scorre regolarmente. 

MELONI E SALA

Sui fatti di Milano è arrivata la condanna di diversi esponenti politici, anche della premier Giorgia Meloni e del sindaco Beppe Sala: «Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti "pro pal", sedicenti "antifa", sedicenti "pacifisti" che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell'Ordine. Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti. Un pensiero di vicinanza alle Forze dell'Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche», ha scritto sui social la premier.

Il sindaco di Milano ha invece chiesto di identificare al più presto i violenti: «Il vandalismo di oggi, causato da frange violente, non trova giustificazione e certamente non aiuta la causa di Gaza. In queste ultime settimane si sono succedute a Milano manifestazioni molto partecipate a difesa della causa Palestinese, sempre in maniera pacifica», il suo commento.

«Quello accaduto oggi è veramente qualcosa di ingiustificabile, sono frange molto violente. Probabilmente poteva essere la Palestina o altre cause ma la voglia di sfasciare tutto sta trasformando la zona attorno alla stazione Centrale in un campo di battaglia - ha aggiunto -. È qualcosa di non giustificabile, anzi anche peggio, perché in questo momento così delicato, con una parte della città sotto l'acqua e con i problemi che ci sono abbiamo le forze dell' ordine che stanno facendo tutto il possibile per tenere i vari fronti. Vorrei sapere chi sono, vorrei che ci fossero indagini rapide perché è chiaro che ci sono frange che si spostano, magari non è detto che siano solo milanesi, ma gettano un'ombra su un manifestare che è stato tanto pacifico», ha concluso Sala.

Condanna ai fatti di Milano arriva anche dalla segretaria del Pd Elly Schlein: «Meloni chiede a tutte le forze politiche di condannare i fatti di Milano. Non ho difficoltà a condannare la devastazione della stazione e il ferimento di 60 agenti. Abbiamo sempre condannato ogni forma di violenza politica perché non la riteniamo mai giustificabile e non è mai stato il nostro metodo. Però non possiamo accettare che la violenza di qualche centinaio copra le decine di migliaia che pacificamente hanno manifestato. Perché mentre noi la violenza la condanniamo sempre stiamo ancora aspettando che lei condanni i crimini di Netanyahu, anziché fare e dire solo quello che sta bene a Trump e a Netanyahu».

(Unioneonline)

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