Concordia: "Vidi la piccola Dayanaprecipitare in acqua durante il naufragio"
Il ricordo di un testimone che si trovava a bordo della Costa Concordia il 13 gennaio 2012. Nei suoi occhi, la piccola Dayana Arlotti, 5 anni, che cade in acqua dal ponte della nave.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ha commosso l'aula il ricordo di un testimone che la notte del naufragio della Costa Concordia ha visto la piccola Dayana scivolare via per essere poi ritrovata morta. "La bimba cadde in acqua, io ero a centro nave, era il momento in cui la nave si ribaltò, la piccola scivolò indietro con un anziano, era difficile riprenderla. E il padre disse: la bambina, la bambina!. Poi non la vidi più". Sono state le parole di Lorenzo Barabba, responsabile amministrativo della Costa Concordia, sugli ultimi istanti di vita di Dayana Arlotti, 5 anni, che era in crociera con il padre, anche lui morto nel naufragio avvenuto il 13 gennaio 2012 davanti all'isola del Giglio, i cui corpi sono stati recuperati oltre un mese dopo. L'udienza del processo, che si svolge al teatro Moderno di Grosseto, è stata sospesa per alcuni minuti proprio per la commozione suscitata dal racconto.
Sempre oggi ha parlato anche Fiorella Silvana Panetti, addetta alle paghe del personale di bordo, che quella notte stava preparando le buste per i marittimi che sarebbero sbarcati il giorno dopo a Savona: "Un elettricista della nave ci disse che avevamo dieci minuti, poi l'acqua ci avrebbe spinto fuori. Il corridoio dov'ero, era diventato un pozzo, era buio, non c'erano più luci, sentivo gente che urlava. Mi tirarono una corda, mi hanno imbracato, hanno provato a tirarmi fuori ma all'inizio non riuscirono". La superstite ha anche raccontato le drammatiche fasi dell'abbandono nave: "Eravamo al ponte 4, poi sono arrivata alla biscaggina di centro, era tutto buio. Scendemmo alle 4-4.30 di notte. Una motovedetta della guardia costiera ci portò via".
Anche Katia Gallinella, responsabile della selezione del personale alberghiero di Costa spa, che si trovava a bordo per girare un filmato destinato alla formazione dei dipendenti della compagnia, ha testimoniato in merito allo choc dei naufraghi e ha riferito di essere stata applicata dalla società a un "care team" per due mesi, al fine di assistere il personale che si trovava sotto choc psicologico a causa del naufragio.