Eliminare il sistema dei colori. Preso atto del momentaneo no del ministero della Salute alla loro richiesta di modificare il conteggio dei ricoveri Covid, le Regioni tornano alla carica con altre proposte.

Si chiede la semplificazione delle norme su quarantene, scuola e trasporti, ma la proposta più forte, che segnerebbe una vera e propria cesura col passato, è quella di superare le fasce dei colori, che assegnano restrizioni in base – oggi – soprattutto al numero di ospedalizzazioni.

Ed effettivamente con il Super pass obbligatorio per numerose attività le differenze, sino alla zona arancione, sono minime. Tra bianca e gialla non cambia nulla, in arancione cala solo la capienza sui mezzi pubblici e si aggiunge, per i soli no vax, il divieto di spostamento tra comuni.

Ma è con la zona rossa che i cambiamenti si fanno radicali, visto che scatta un lockdown per vaccinati e non vaccinati. Ed è quello che i governatori vogliono scongiurare, con la discesa della curva epidemica ormai vicina.

La commissione Trasporti delle Regioni chiede di alzare all’80% la capienza su bus e treni locali anche in zona arancione, invece dell’attuale 50%. Secondo i governatori, "con le scuole in presenza e il minor utilizzo dello smart working rispetto allo scorso anno, non si è in grado di portare studenti e lavoratori a scuola e sul posto di lavoro, vista l'attuale percentuale del 50%. Su questi aspetti il Governo chieda al Comitato Tecnico Scientifico di esprimere un suo parere". Al momento in zona arancione c’è la sola Valle d’Aosta, ma diverse Regioni potrebbero finirci nelle prossime settimane.

Territori insomma compatti nel chiedere un cambio di passo: si propone anche l’eliminazione della quarantena per i positivi asintomatici che hanno fatto la dose booster, di togliere l'obbligo del test al termine dei cinque giorni di auto-sorveglianza per i vaccinati che hanno avuto un contatto stretto con un positivo.

I MEDICI – "Non abbiamo bisogno di sconti, ma di interventi per ridurre la pressione sugli ospedali. Interventi che devono essere di carattere restrittivo per raffreddare la curva e allentare la pressione sulle strutture. Pensiamo a chiusure selettive", dice il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli.

(Unioneonline/L)

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