Aveva mandato una mail ai componenti del consiglio di amministrazione citando parola per parola il discorso con cui Benito Mussolini rivendicava la responsabilità politica del delitto Matteotti. 

È bufera su Claudio Anastasio, presidente della società 3-I, ossia la società pubblica che gestisce i sistemi software di Inail, Inps e Istat. Il dirigente, nominato dal Governo Meloni, ha scritto una lunga citazione esplicita delle parole del Duce del 3 gennaio del 1925.

«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? – il testo, secondo quanto riportato da Repubblica – Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il Governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo».

«Il Governo è il mio Partito, è in piena efficienza. Signori, vi siete fatte delle illusioni! Voi avete creduto che 3-I fosse finita perché io la comprimevo, che il Partito fosse così in difetto perché io lo esponevo a confronto, e poi avevo anche la crudeltà di dirlo. Se io la centesima parte dell’energia che ho messo a comprimere 3-I la mettessi a scatenarlo, oh, vedreste allora… la bellezza per l’Italia. Ma non ci sarà bisogno di questo, perché il Governo è abbastanza forte per stroncare in pieno e definitivamente la mia sedizione», conclude il messaggio.

Alla fine, travolto dalle polemiche, Anastasio ha dato le dimissioni: «Comunico la volontà irrevocabile di rassegnare le mie dimissioni dall’incarico di componente del cda e presidente della società 3-I S.p.A. con effetto immediato», la nota.

(Unioneonline/D)

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