E' stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna il latitante Pasquale Russo, 62 anni, capo storico e indiscusso dell'omonimo clan camorristico, latitante dal maggio 1993 e inserito da oltre 16 anni nell'elenco dei 10 latitanti più pericolosi a livello nazionale, più volte condannato all'ergastolo per vari omicidi e per associazione per delinquere di tipo mafioso. Ieri era toccato al fratello minore, Salvatore, arrestato dalla polizia. A coronamento di indagini effettuate insieme al Ros, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, i carabinieri hanno fatto irruzione in un casolare di Sperone, sorprendendo il latitante insieme al fratello Carmine, 47 anni, a sua volta latitante dal 2007 e inserito nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi.

ALTRI ARRESTI Altri tre arresti sono stati eseguiti dai carabinieri nell'ambito dell'operazione che ha portato in carcere i fratelli Pasquale e Carmine Russo. A finire in manette è stato anzitutto un panettiere senza precedenti penali, Antonio De Sapio, 53 anni, che li ospitava in un casolare alle spalle della sua abitazione nel comune di Sperone, in provincia di Avellino, ai confini con la zona nolana. Sempre stamane i carabinieri hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nell'ambito di appartenenti allo stesso clan: sono stati così arrestati Giovanni Sirignano, 29 anni, genero del latitante Salvatore Russo arrestato ieri, e Antonio D'Elia, 36 anni. Entrambi sono accusati di estorsione e usura, con l'aggravante di aver agevolato le attività del clan Russo.
© Riproduzione riservata