Un vasto blitz coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha portato questa mattina all’esecuzione di 44 misure cautelari – 34 in carcere e 10 ai domiciliari – nei confronti di presunti affiliati e fiancheggiatori del clan Russo, attivo nell’area nolana. L’operazione è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna su ordine del gip Iaselli.

Secondo quanto emerso dall’indagine, coordinata dai pm Henry John Woodcock e Simona Toscano, il clan avrebbe esercitato un controllo capillare sulle attività economiche di tre comuni del Napoletano: Nola, Cicciano e Casamarciano.

Una gestione che – secondo gli investigatori – sarebbe avvenuta sia in forma diretta che attraverso una fitta rete di intermediari.

Gli inquirenti contestano, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, estorsione, tentata estorsione, esercizio abusivo di giochi e scommesse, oltre a diversi delitti aggravati dal metodo mafioso e finalizzati a favorire il clan di appartenenza. Tra le accuse figura anche lo scambio elettorale politico-mafioso.

Le indagini avrebbero inoltre fatto emergere pesanti interferenze del clan nelle elezioni amministrative di Cicciano, nel maggio 2023, e di Casamarciano, nel giugno 2022.

Secondo gli investigatori, il gruppo criminale avrebbe cercato di orientare il voto attraverso l’intermediazione di terze persone, influenzando la competizione elettorale.

I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa fissata per le 10.30 nella sala convegni della Procura di Napoli.

(Unioneonline)

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