L'esponente della Lega rincara al dose: "Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell'Abruzzo è stato singolare, abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate. Eccezioni ci sono dappertutto, ma complessivamente è stata un po' una riedizione rivista e corretta dell'Irpinia: prevale sempre l'attesa degli aiuti, non ci sono importanti iniziative autonome di ripresa. Si attende sempre che arrivi qualcosa dall'alto, nonostante dall'alto arrivi molto. Mi domando quale sarebbe stata la reazione degli abruzzesi nei confronti di un comportamento 'risparmioso' da parte dello Stato, con l'invio di aiuti a gocce come è per i veneti; questo - conclude - fa solo aumentare il senso di disaffezione dei veneti verso lo Stato centralista, credo che siamo ormai giunti ad un punto di rottura".

SINDACO DE L'AQUILA - "Mi rifiuto di rispondere a tale affermazione che un esponente di un partito di governo, moralmente, non avrebbe mai dovuto fare". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente. "Borghezio - ha aggiunto Cialente - all'interno del suo partito ha la licenza di spararle sempre più grosse e a volte disgustose. Inevitabilmente lo scopo è elettoralistico".

PRESIDENTE DELLA REGIONE - "Sono sorpreso dalle dichiarazioni di Borghezio che molto probabilmente è male informato sul ruolo e sui risultati dell'attuale gestione di due anni di governo del centrodestra". Così il presidente della regione, Gianni Chiodi, che è anche commissario per la ricostruzione e commissario per la sanità, a caldo replica all'accusa del leghista Borghezio. "L'Abruzzo - ha continuato Chiodi - è l'unica regione in Italia ad aver ridotto il deficit del 12%, è l'unica regione ad aver dato un importante taglio ai costi della politica, è una regione presa a modello nella riduzione del deficit sanitario, è la regione ad aver conseguito la più alta percentuale di incremento nell'esportazioni manifatturiere, quindi - ha proseguito Chiodi - non è un peso morto, bensì molte regioni dovrebbero prenderla ad esempio". In riferimento al terremoto, Chiodi ha sottolineato che "c'è stata una reazione energica, più di 30 mila persone sono rientrate nelle case e sono stati attivati 12 mila cantieri, certo è che la ragione della restituzione delle tasse e la crisi economica in atto crea incertezza, preoccupazione e tensione. In fondo gli abruzzesi chiedono di ricevere lo stesso trattamento degli altri terremotati in Italia". "Rispediamo al mittente il rilievo di essere cittadini lamentosi, Borghezio venga qui a rendersi conto di persona di quanto accaduto. Non voglio fare raffronti con altre situazioni italiane sia pure gravi, ma quello che è accaduto in Abruzzo credo sia una catastrofe che non ha eguali nel nostro paese".
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