Comincia oggi a Torino - la città guidata dal sindaco pentastellato Chiara Appendino - la 66esima riunione del Gruppo Bilderberg, l'esclusivo club fondato da Rockfeller nel 1954 e finito nel mirino dei complottisti, che lo vedono come un club ristretto in cui vengono prese segretamente decisioni che riguardano il futuro del mondo intero.

Il luogo, come sempre, è segreto: si incontreranno 128 personalità in rappresentanza di 23 Paesi, tra leader politici, industriali, finanzieri, giornalisti e professori.

Sono nove gli italiani che figurano nell'elenco dei partecipanti: John Elkann, presidente di Fca ed Exor; Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d'Italia; la giornalista di La7 Lilli Gruber; gli economisti Alberto Alesina e Mariana Mazzuccato; Giampiero Massolo, presidente di Fincantieri; Lucio Caracciolo, direttore della rivista Limes; Elena Cattaneo, senatrice a vita; Vittorio Colao, Ceo di Vodafone Italia; e Pietro Parolin, il segretario dello Stato Vaticano.

Tra i presenti l'ex presidente della Commissione Ue Barroso, l'ex primo ministro francese Bernard Cazeneuve, l'ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, il generale americano David Petraeus, il primo ministro olandese Mark Rutte.

Gli argomenti trattati invece: il populismo in Europa; l'intelligenza artificiale e il futuro del lavoro; il libero scambio; gli Usa prima delle elezioni di midterm; la Russia; Iran e Arabia Saudita; la post verità.

Il gruppo Bilderberg è stato fondato nel 1954, la conferenza annuale ha l'obiettivo di promuovere il dialogo tra Europa e Nord America. Si tratta in sostanza di un forum per discussioni informali sulle questioni calde che il mondo si trova ad affrontare: discussioni che si svolgono in segreto, di cui non viene scritta alcuna relazione e non ci sono verbali.

Ministri, industriali, banchieri, amministratori delegati, intellettuali, che vivono a braccetto per 4 giorni e lontani da occhi indiscreti per discutere delle tematiche internazionali più importanti del momento.

Un consesso in cui - secondo molti complottisti - vengono in realtà prese, in totale assenza di democrazia e trasparenza, le decisioni destinate a influenzare il futuro di tutti noi.

(Unioneonline/L)
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