Pippo Baudo, la camera ardente al Teatro delle Vittorie: Fiorello rientra dalla Sardegna per dirgli addio
Parata di vip per il leggendario conduttore: tra i tanti Carlo Conti, Lino Banfi, Laura Pausini e Lorella Cuccarini. L’ex moglie Katia Ricciarelli mano nella mano con Mara VenierDa Carlo Conti a Fiorello, da Laura Pausini a Lino Banfi.
Parata di vip per dire addio a Pippo Baudo – morto sabato a 89 anni dopo una lunga malattia - nella camera ardente al Teatro delle vittorie di Roma, che resterà aperta fino alle 20 di oggi e dalle 9 alle 12 di domani. È dunque lo storico teatro, al centro di programmi che hanno fatto la storia della tv, ad accogliere il feretro del celebre conduttore per un ultimo saluto da parte dei colleghi e del pubblico che lo ha tanto amato nel corso della sua sessantennale ed eccezionale carriera.
I funerali - spiega viale Mazzini in una nota – si terranno invece nella sua amata Militello Val di Catania, suo paese di origine, e saranno celebrati il 20 agosto alle ore 16 nella Chiesa di Santa Maria della Stella. Il sindaco Giovanni Burtone ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì, nel giorno della cerimonia.
«Se il feretro dovesse arrivare ore prima del previsto allestiremo una camera ardente all'auditorium di San Domenico», spiega ancora il sindaco Giovanni Burtone. «Ci coordineremo con la questura- afferma il sindaco - per tutti i servizi necessari considerato che ipotizziamo un'enorme affluenza di persone. Faremo montare dei maxischermi fuori dalla chiesa». «La scelta dei funerali nel suo paese - dice Burtone - è un atto di affetto che Pippo ha voluto dare alla sua città che gli è grata per quello che ha fatto per noi come uomo e come padre. Baudo era il padre di tutta l'Italia perché è stato un uomo importante per la crescita di tutta la nazione».
Dietro al feretro la corona di fiori del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnata da un picchetto di carabinieri in alta uniforme. E intanto sfilano mano nella mano l'ex moglie di Baudo, Katia Ricciarelli, e Mara Venier. Poi Gianni Morandi, Giorgia, Lorella Cuccarini, Max Giusti, Laura Pausini, Paola Cortellesi, Flavio Insinna, Lino Banfi, accompagnato dal direttore generale della Rai Roberto Sergio: «Roberto, perché non intitolate il Teatro delle Vittorie a Pippo Baudo?». «Ne parleremo in consiglio di amministrazione», ha risposto Sergio.
«Ciao Pippo – il ricordo sui social di Carlo Conti - con te si spegne la tv, la tv che hai inventato, che hai fatto con amore e genio, quella tv dove hai creato cantanti e comici. Ti sono grato prima come spettatore poi come collega». Al prossimo Festival di Sanremo, ha garantito, il ricordo di Baudo sarà centrale: «Lo abbiamo fatto ogni anno, figuriamoci il prossimo che sarà il primo senza di lui».
Commosso anche Fiorello, rientrato apposta dalla Sardegna dove si trovava in vacanza per rendere omaggio di persona. Lo showman ha abbracciato a lungo la figlia di Baudo, Tiziana. Poi la proposta: «La statua di Pippo al posto del cavallo nella sede Rai di viale Mazzini». «Qualunque cosa che è stata detta su Pippo e qualunque cosa possa dirvi io, Pippo è sempre un po' di più – ha detto ai cronisti uscendo dalla camera ardente -. Non è solo il grande conduttore dei 13 Sanremo, non ha solo scritto pagine della storia della televisione. Non c'è un aggettivo per descrivere appieno cosa rappresenti lui per la tv italiana e soprattutto per la Rai che gli deve moltissimo».
(Unioneonline/v.l.-D)