Figurava nell'elenco dei nove latitanti di massima pericolosità del "Programma speciale di ricerca": Francesco Matrone, 65 anni, originario di Scafati (Salerno) e ricercato dal 2007 per omicidio e altri reati, ha due ergastoli sulle spalle. E' stato bloccato dai carabinieri del Ros e dai colleghi del comando provinciale di Salerno in una casa rurale di Acerno (Salerno), località dei monti Picentini. L'abitazione era immersa nella vegetazione. Assieme a lui in casa in quel momento c'era la moglie.

Il blitz dei carabinieri è stato fulmineo, ed ha sorpreso il latitante che non ha avuto neanche il tempo di pensare ad una reazione, lasciandosi così ammanettare. Per l'arresto sono stati impiegati oltre cento carabinieri che stanno ancora passando al setaccio la zona di Battipaglia e di Montecorvino Rovella per risalire a quanti hanno coperto la latitanza.

Di Matrone, soprannominato "la belva", si erano perse le tracce nel 2007, quando i giudici del tribunale di Nocera Inferiore chiesero il suo arresto per l'omicidio di Salvatore Squillante, avvenuto il 23 marzo del 1980 a Sarno in un agguato di camorra. La condanna all'ergastolo fu confermata dalla Corte d'appello del tribunale di Salerno nel 2009, ma Matrone, ritenuto il mandante di quella atroce esecuzione, aveva già preso il largo. Già in quegli anni il suo nome figurava nell'elenco dei trenta ricercati più pericolosi. La cattura di oggi era tra i principali obiettivi delle forze dell'ordine. Occhiali da vista, t-shirt bianca, cappellino di colore verde, pantaloni tipo militare di colore grigio, Matrone, aspetto trasandato e manette ai polsi, è stato fatto entrare in un'auto dei militari dell'Arma e condotto nel carcere salernitano di località Fuorni. "E' un'operazione di grande importanza perché rappresenta un'altra affermazione dello Stato contro la camorra, grazie ad un successo investigativo di alto livello conseguito con il prezioso lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura", ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri.

I particolari della cattura saranno resi noti domani, a Salerno, dal procuratore della Distrettuale Antimafia, Franco Roberti, insieme al comandante del Ros Mario Parente, quello della Legione Carabinieri Campania Carmine Adinolfi e il comandante provinciale di Salerno Fabrizio Parrulli.

Il boss della camorra Francesco Matrone amava circondarsi di alcuni cani. Nel giardino della sua villa i militari ne hanno trovati ben otto. Era lo stesso Matrone ad accudirli quotidianamente: aveva dato loro da mangiare poco prima dell'irruzione dei carabinieri. Matrone, subito dopo l'arresto, ha chiesto che i suoi cani non venissero abbandonati : "Lasciate che mio figlio possa raggiungere questa zona per governarli".
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