L'ex "lupo grigio" Ali Agca torna a parlare di due tra i suoi temi più cari: Papa Giovanni Paolo II (che nel 1981 ha tentato di uccidere) ed Emanuela Orlandi, cittadina vaticana scomparsa nel 1983. In merito al Santo Padre, Agca chiede al governo italiano di concedergli il visto per andare a Roma: "Vorrei andare sulla tomba di Giovanni Paolo II, che mi ha fatto visita in carcere. Non ho potuto partecipare ai suoi funerali e quindi vorrei rendergli omaggio come a un fratello spirituale". Su Emanuela Orlandi, l'ex terrorista ha affermato di nuovo che è viva: "E probabilmente è in qualche convento, forse è diventata suora - dice - Il Vaticano sa tutto, ma nega tutto. Sarà difficile che Emanuela possa riemergere da sola ed è anche difficile che il Vaticano possa consegnarla alla sua famiglia. Questo mistero continuerà per molti anni. Anche Papa Francesco non parla, perché i suoi consiglieri gli dicono di non parlare".

Agca, che sulla scomparsa ha dato diverse versioni, ora chiama in causa il fratello di Emanuela, Pietro, che "sa molte cose, per questo sta combattendo, non è un pazzo, non è un paranoico, sa che c'entra il Vaticano". Citando anche a suo sostegno la vicenda soprannominata Vatileaks: "Il Corvo, Paolo Gabriele, ha rivelato alcuni documenti scritti e in uno di questi si diceva letteralmente a Papa Ratzinger di non parlare mai del caso Orlandi: non è molto strano? E' un fatto che porta molti sospetti verso il Vaticano". Agca ha detto anche che tutta la verità sull'attentato a Papa Wojtyla non è ancora venuta fuori e che presto si avranno novità.
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