Al Sacco aumento esponenziale dei ricoveri: "Situazione potenzialmente esplosiva"
A preoccupare non sono le terapie intensive, ma il numero di persone che necessitano di ospedalizzazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"A preoccuparci è l'andamento dei ricoveri. Da qualche giorno assistiamo a un aumento esponenziale delle richieste" e "se immaginiamo di proiettare questo trend nelle prossime settimane potremo trovarci dalle attuali poche decine di pazienti ricoverati alle centinaia. Questa situazione potrebbe potenzialmente diventare molto esplosiva e allarmante".
A parlare di "elementi di forte preoccupazione" è stato Emanuele Catena, direttore della terapia intensiva dell'Ospedale Sacco di Milano, a "Buongiorno", su Sky TG24.
La preoccupazione, precisa, non è quindi tanto "legata al numero dei ricoveri in terapia intensiva, ieri in Lombardia avevamo 63 ricoveri nelle nostre rianimazioni". Bensì quella dei ricoveri in reparto: "Tre giorni fa avevamo quattro ricoveri in più, poi ne abbiamo avuti otto e ieri ne abbiamo avuti undici.
In queste ore la pressione è molto forte".
"Secondo la mia opinione Milano rischia - ha aggiunto Catena - A differenza della prima ondata, dove la città in qualche modo era stata più o meno risparmiata, in questo momento Milano sicuramente è a rischio, come altre zone ad esempio Monza o Varese. Milano è da tenere sotto stretta osservazione".
Inoltre, prosegue poi, "i ricoveri che abbiamo avuto in terapia intensiva in questi giorni si caratterizzano per una riduzione della fascia di età, qui al Sacco abbiamo ricoverato pazienti che vanno dai cinquanta ai sessant'anni. Sono pazienti meno gravi rispetto alla prima ondata. Le manifestazioni cliniche sono identiche ma ad oggi la mortalità è molto più contenuta".
In prospettiva, ha concluso, "se si dovessero verificare dei numeri molto allarmanti", avere a disposizione "i letti in Fiera è una fondamentale scialuppa di salvataggio e questi all'occorrenza vanno utilizzati".
(Unioneonline/v.l.)