Nuove regole per la scuola. Come accaduto per tutte le attività, dopo quelle troppo rigide del Comitato tecnico scientifico è la Conferenza delle Regioni a stabilirne di nuove, in attesa delle linee guida del ministero.

Niente mascherina durante le lezioni, due metri quadri a disposizione di ogni studente e una distanza dall'insegnante, che deve stare il più possibile in cattedra, di almeno due metri.

Ancora: varchi all'ingresso delle scuole per incanalare i flussi separati in entrata e in uscita, obbligo di mascherina, ma solo fino all'arrivo al banco, durante la ricreazione e per gli spostamenti (ad esempio per andare in bagno o nei laboratori). Quanto alle mascherine le stesse regole valgono per insegnanti e studenti. Vanno indossate anche in presenza di alunni immunodepressi.

Norme ad hoc per le mense, monoporzioni , piatti e posate monouso.

Ad annunciare le nuove regole è stato il governatore veneto Luca Zaia: "Sulla ricreazione - ha detto - una delle alternative è farla, per quanto possibile, in loco, per evitare assembramenti".

"I colleghi presidenti di Regione - ha aggiunto - condividono la mia posizione sulle mascherine, per evitare che i bambini inalino CO2".

Ora si attendono le linee guida del ministero. C'è chi parla anche di doppi turni per evitare assembramenti all'ingresso e all'uscita: "E' una questione che rientra nelle preerogative del ministero. La nostra competenza è sanitaria, non sulla scuola".

Le scuole riapriranno il primo settembre per i recuperi, ha annunciato il ministro Azzolina, che ha proposto il 14 come data d'inizio delle lezioni.

(Unioneonline/L)
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