Visite oncologiche a pagamento in Sardegna: la denuncia da sinistra
L’interrogazione dei consiglieri di Sinistra Futura Canu, Casula e Pizzuto dopo «molteplici segnalazioni»: «Un ostacolo alle cure, subito soluzioni»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Visite specialistiche oncologiche in Sardegna? Sì, ma a pagamento. Una recente interrogazione a risposta immediata, presentata dai consiglieri di Sinistra Futura Canu, Casula e Pizzuto, denuncia come (stando a «molteplici segnalazioni») in molte strutture sanitarie regionali le visite oncologiche – comprese quelle per la presa in carico – vengano effettuate quasi esclusivamente in regime di intramoenia, obbligando i pazienti a pagare per prestazioni che dovrebbero essere garantite dal Sistema sanitario nazionale. Una prassi questa che – qualora confermata – rappresenta, secondo i firmatari, un serio ostacolo all’accesso alle cure, allungando le liste d’attesa e discriminando chi non ha la possibilità economica di accedere alle visite in privato.
L’interrogazione sottolinea che la legge 833 del 1978 e i nuovi LEA (decreto 12 gennaio 2017) prevedono il diritto universale alla salute e la gratuità delle prestazioni oncologiche fin dalla fase di sospetto diagnostico, quindi dalla prima visita, sino alla cura e al follow-up. Di conseguenza, l’eccessivo ricorso all’intramoenia potrebbe configurarsi come una violazione dei diritti sanciti dall’ordinamento.
Ma le richieste rivolte alla presidente Todde e all’assessore regionale alla Sanità mirano anche a conoscere il numero delle visite oncologiche a pagamento, quello delle strutture che ne fanno uso prevalente o esclusivo, chiarire quali azioni verranno intraprese per ovviare al problema e verificare se esistano attività di monitoraggio sulle liste d’attesa nei percorsi oncologici, valutando eventuali misure «urgenti per potenziare i servizi oncologici e limitare il ricorso improprio all’intramoenia, soprattutto per prestazioni che devono essere garantite a tutti i cittadini in modo uniforme e gratuito, in particolare per le suddette patologie».