La sarta e il suo amico rumeno sono nei guai: arrestati per tentata estorsione, invischiati in una inchiesta per sequestro di persona. Lui è Daniel Lucinet, 33 anni carrozziere, nega ogni addebito sull'estorsione, ma rimane in carcere a San Sebastiano; lei è Sonia Ortu, coetanea e residente a Sassari, finisce agli arresti domiciliari e al Gip conferma di aver organizzato l'estorsione nei confronti di Angelo Garau, 57 anni, imprenditore agricolo di Florinas, indagato per minacce nei confronti di Gianfranco Campus, l'allevatore scomparso oltre un mese fa dal suo centro equestre in località S'Ena. I due fermi di polizia giudiziaria sono stati convalidati ieri mattina dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Sassari, Salvatore Marinaro. Il loro legame con il sequestro Campus per ora è un fascicolo pieno di omissis. Tutto secretato dalla Procura della repubblica di Sassari in attesa di sviluppi: nuovi arresti che farebbero finalmente luce sulla misteriosa scomparsa di Gianfranco Campus, rapito la notte tra il 24 e 25 settembre. Alla coppia, difesi dagli avvocati Maurizio Serra e Sabrina Falchi, per il momento è stata contestata solamente l'accusa di tentata estorsione. Dopo l'interrogatorio nel carcere di San Sebastiano, durante il quale hanno risposto alle domande e fornito la loro versione dei fatti, il Gip ha disposto la custodia cautelare in carcere per Daniel Lucinet (fratello di un ex lavorante di Garau resosi irreperibile) e gli arresti domiciliari per la donna. Sonia Ortu avrebbe confermato di aver organizzato il tentativo di estorsione, ma la sua versione dei fatti è ancora tutta da verificare. La donna afferma di aver elaborato il piano estortivo per mettere sulla buona strada gli investigatori. Utilizzando per inviare gli sms e fare le telefonate ricattatorie una utenza telefonica facilmente rintracciabile dagli investigatori.

Secondo l' accusa Sonia Ortu e Daniel Lucient avrebbero chiesto ventimila euro a Garau in cambio del silenzio. La sarta sassarese e il suo amico romeno avrebbero scritto una lettera a Garau informandolo di essere a conoscenza della verità sulla fine di Campus. La lettera era stata sequestrata dai carabinieri una settimana fa durante una perquisizione nell'azienda di Garau. In quell'occasione l'indagato aveva ricevuto, mentre i carabinieri passavano al setaccio la sua azienda, una telefonata da parte dei due arrestati che ribadivano la richiesta di denaro.

Gli inquirenti erano immediatamente risaliti a loro e venerdì sera erano scattate le manette, mentre una terza persona era sfuggita al fermo di polizia giudiziaria.

Durante la notte i due arrestati erano stati interrogati al comando provinciale dell'Arma dal procuratore Roberto Saieva, ma il contenuto dell'interrogatorio è stato secretato. È chiaro che i due sanno molte cose sul rapimento e sul destino di Gianfranco Campus. Un altro capitolo non ancora del tutto scritto.

MAURIZIO OLANDI
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