Truffa, operazione ''Matrioska'' Finisce in manette un cagliaritano
Con tre arresti e 40 milioni di euro sequestrati, si è chiusa l'operazione ''Matrioska'', svolta dalla Guardia di Finanza di Lucca, che ha consentito di sgominare una banda che lavorava con capitali illeciti. A finire in manette sono stati: T.G. di Cagliari, imprenditore residente a Viareggio; B.L., cittadina russa residente a Lucca, imprenditrice e I.C. di Napoli, dirigente di banca, residente ad ArezzoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Con tre arresti e 40 milioni di euro sequestrati, si è chiusa l'operazione ''Matrioska'', svolta dalla Guardia di Finanza di Lucca, che ha consentito di sgominare una banda, con base operativa a Viareggio e che lavorava per introdurre capitali illeciti, frutto di bancarotta e truffa, imputabili a uno degli arrestati, ritenuto dalle Fiamme Gialle, il capo dell'organizzazione. A finire in manette sono stati: T.G. di Cagliari, imprenditore residente a Viareggio; B.L., cittadina russa residente a Lucca, imprenditrice; I.C. di Napoli, dirigente di banca, residente ad Arezzo. Il fulcro dell'attività era la galleria ''Massimo D'Azeglio'' di Viareggio, sede di fatto della galassia societaria di T.G. di cui l'organizzazione serviva per far rientrare i capitali nel circuito legale, facendoli transitare dalla Svizzera e dal Lussemburgo.
IL TRAFFICO ILLECITO Le somme, oramai ripulite, venivano fatte confluire in mumerose imprese immobiliari che venivano, a loro volta, utilizzate per perpetrare reiterate truffe ai danni di un istituto di credito. La società - la cui amministrazione era affidata a prestanomi riconducibili tutti a T.G. - hanno avuto accesso a finanziamenti di varia natura, da parte di alcune filiali milanesi dell'istituto di credito, per oltre 33 milioni di euro (di cui 22 già erogati). La truffa consisteva nel simulare la ripartizione del rischio su più soggetti economici, falsando la valutazione degli organi deliberanti della banda. È stato, inoltre, accertato il coinvolgimento di un consulente legale, un commercialista e un tecnico incaricato, responsabili di aver predisposto e presentato alla banca situazioni patrimoniali, compromessi e perizie, concessioni edlizie e denunce di inizio attività falsificate o alterate. Accertata anche l'emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti nell'ambito del gruppo societario, per un ammontare complessivo di 16 milioni di euro. I beni e le quote societarie sono state sottoposte a sequestro preventivo, in quanto ritenute provento di attività illecita e decisamente sproporzionate rispetto agli irrisori redditi dichiarati sia da T.G. che da B.L.
L'INTERDIZIONE Sono, poi, stati interdetti dall'esercizio della professione, un geometra di Lucca, un avvocato di Catanzaro che esercita al Foro di Firenze, un commercialista di Viareggio e un funzionario di banca milanese. Sotto sequestro, infine, 54 unità immobiliari, 20 posti auto, 21 lotti di terreno edificabile e quote societarie di 23 Srl.