«Troppi ritardi nella programmazione», il comitato del Trenino Verde incalza la Regione
Chiesto un confronto con l’assessore MoroIl trenino verde (Archivio)
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Ha lasciato trascorrere qualche mese dal suo insediamento, ma ora il "comitato regionale di salvaguardia del Trenino Verde della Sardegna", richiede un immediato confronto con l’assessore Antonio Moro, neo responsabile ai trasporti della Giunta Solinas. Con una lettera firmata dal coordinatore e già sindaco di Laconi Paolo Pisu, i componenti del comitato chiedono un incontro urgente perché preoccupati dei gravi ritardi sulla programmazione dell’attività 2023. Questo non prima di aver ricordato all’assessore tutto il lavoro portato avanti sino ad oggi.
«Da tanti anni – evidenzia Pisu - operiamo per potenziare e migliorare le condizioni del nostro trenino in tutte le quattro tratte. II comitato è composto da oltre 150 persone che rappresentano tutti i soggetti interessati: operatori turistici ed economici, amministratori comunali e territoriali, sindacati, associazioni ambientali e del turismo lento, esperti, appassionati ed ex ferrovieri. Un patrimonio di storia, cultura ed economico di notevole spessore e pregio – sottolinea il portavoce del comitato - che vuole collaborare, come fatto in passato, con le istituzioni e con lei in particolare».
Da qui la richiesta e le motivazioni dell’incontro richiesto. «Lo chiediamo – afferma Pisu- per capire le prospettive future del trenino verde, anche per le risorse che sono state ad esso dedicate, da Stato e Regione, oltre ad avere certezze per il calendario e il programma delle corse per l'anno in corso. Come avevamo detto al suo predecessore, assessore Todde, a dicembre dello scorso anno, auspicavamo un calendario che partisse dal mese di Gennaio a Dicembre 2023 come era avvenuto in alcuni anni passati».
Richiesta che dal comitato definiscono quanto mai opportuna considerato che gli stessi tour operator garantiscono che la domanda di trenino verde non è stagionale ma è richiesta praticamente per 12 mesi. Sono in particolare gli operatori turistici delle zone interne a chiedere cose certe, perché contano sullo sviluppo del trenino al fine di rafforzare il lavoro e il reddito delle loro aziende, che operano in tante comunità. Il comitato chiede allora a Moro di ricevere una delegazione formata da amministratori locali, operatori turistici ed economici, un’associazione, un esperto ed un sindacalista che rappresenti tutti.
Ma non basta. «Vorremo anche preparare un convegno regionale sul tema - conclude Pisu- in un paese da definire le cui conclusioni saranno affidate allo stesso assessore. Certo è, che vista la tanta attesa vorremo capire dalla Regione cosa intende fare. Noi siamo pronti a fornire i suggerimenti che derivano dall’esperienza sul campo, ma è indubbio che bisogna fare in fretta. I turisti ci sono e a loro bisogna dare risposte quanto prima».