Un duro colpo al clan Falanga di Torre del Greco (Napoli) ma anche al traffico di droga tra la città vesuviana e la Sardegna quello inferto questa mattina con l'arresto della polizia di sette persone.

Secondo quanto accertato dagli agenti del commissariato di polizia di via Sedivola, guidato dal primo dirigente Paolo Esposito, era in Sardegna la base operativa dell'organizzazione, dove agiva Domenico Falanga, 41enne nato a Torre del Greco ma residente a Olbia (Sassari) e nipote del capoclan Giuseppe Falanga, noto come Peppe 'o struscio. Un altro nipote del boss già assicurato da tempo alla giustizia, Marco Palomba, tra le persone arrestate.

Proprio Falanga e Palomba sono ritenuti dagli inquirenti gli organizzatori e promotori del traffico di sostanze stupefacenti, con il compito di gestire "i contatti con i fornitori - come scrive in una nota il procuratore della Repubblica aggiunto, Giovanni Melillo - e garantire i rapporti con la concorrenza attraverso i contatti con esponenti di altre organizzazioni criminali presenti sul territorio". Le sette persone arrestate sono considerate promotrici di una organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti (hashish, marijuana e cocaina), dotata di rilevanti risorse finanziarie e di articolazioni anche in altre regioni, ma attiva soprattutto attraverso una stabile struttura di pusher a Torre del Greco, dove veniva fornita la droga in numerose piazze di spaccio. Le indagini hanno avuto inizio nella seconda metà dello scorso anno, a seguito dell'esecuzione dell'arresto di altri 35 affiliati al clan Falanga. Oltre a Marco Palomba e Domenico Falanga sono finiti in manette Giovanni Magliulo, 30 anni di Torre del Greco; Vincent Carpine, 40enne di Ercolano; Anna Antonia Pinna, 50enne di Olbia; Alfonso Magliulo, 23enne di Torre del Greco; Roberto Perez, 37enne di Torre del Greco.
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