Todde: «Penalità per chi non si presenta alle visite, promemoria e orari estesi per abbattere le liste d’attesa»
La governatrice annuncia la strategia per ridurre i tempi per gli esami e risponde alle critiche: «Sì ai fatti, no al disfattismo»(Ansa)
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«Attivazione del sistema di liste dinamiche: chi salta una visita libera automaticamente il posto ad altri. Promemoria via SMS ed e-mail per evitare assenze ingiustificate. Penalità per chi non si presenta: basta appuntamenti bruciati. E ancora: slot riservati, overbooking controllato, orari estesi e apertura straordinaria degli ospedali e trasparenza totale delle agende ambulatoriali».
Sono i punti cardine della strategia della giunta regionale per ridurre le liste d’attesa nella sanità sarda, elencati dalla governatrice Alessandra Todde in un lungo post su Facebook intitolato “Dal disfattismo ai fatti”.
Nella sua nota, la presidente della Regione rivendica i risultati ottenuti dalla sua amministrazione nei primi 17 mesi di governo in tema di sanità.
«Capisco, da cittadina, quanto sia ingiusto dover aspettare mesi per una risonanza, una Tac o un controllo. E mi arrabbio moltissimo, da presidente, quando leggo che tanti miei concittadini sono obbligati a partire per potersi curare», scrive Todde nel post. Aggiungendo. «Ma io, da presidente della Regione, devo andare avanti, perché su di me e la mia Giunta grava la responsabilità di governo e, soprattutto, il benessere dei sardi e delle sarde».
«C'è chi continua a dipingere la Sardegna come un'isola dove tutto va male e nulla funziona, anche con dati che risalgono ai primi mesi dell'anno e non tengono conto degli ultimi sei», prosegue la governatrice. Che poi elenca i principali traguardi raggiunti, come «le basi per il CUP unico regionale, per rendere più semplice e trasparente l’accesso ai servizi e per l’abbattimento delle liste d’attesa», la riattivazione di reparti fondamentali come ortopedia a Iglesias e senologia chirurgica a Nuoro, l'avvio della rete oncologica regionale e del registro tumori, il completamento della sperimentazione di telemedicina e il rilancio della ricerca traslazionale, compreso il progetto di sequenziamento del genoma della popolazione sarda. E, ancora, «abbiamo chiuso i conti del 2022 bloccati da anni e approvato i bilanci preventivi 2024–2026».
«Va tutto bene? Certo che no - conclude Todde – sappiamo che i problemi sono ancora tanti, ma la direzione è chiara: passo dopo passo, la sanità sarda sta cambiando. Non con slogan ma con tanta fatica e fatti. E i fatti ci dicono che con lavoro, coraggio e fiducia possiamo restituire ai cittadini i servizi che meritano».
(Unioneonline/l.f.)