I voucher da 1500 euro per le persone in stato di grave non autosufficienza? "Nove sono troppo pochi per una città di oltre 27 mila abitanti qual è Iglesias".

A contestare l'iniziativa dell'assessorato ai Servizi sociali (inserita nel Plus, con fondi regionali, e rivolta a chi ha tra i 18 e 64 anni e si trovi in uno stato di non autosufficienza improvvisa dovuta a traumi o malattie terminali) è Fabio Enne, segretario Ust-Cisl: "Una goccia in un lago di lacrime e sangue - sostiene Enne - Contestiamo in toto il modello di sanità che questa amministrazione comunale, insieme a quella regionale, ci propina quotidianamente".

Le accuse nei confronti dell'amministrazione non si fermano: "Cancella con un colpo di spugna i servizi essenziali garantiti dalla carta costituzionale; chiude - di fatto - due ospedali su tre, senza contare gli ingenti finanziamenti pubblici utilizzati per ristrutturare e adeguare il "Cto" per poi trasformarlo in ospedale di completamento-comunità". Enne sostiene che "i voucher per interventi immediati tanto sponsorizzati dall'assessorato ai Servizi sociali di Iglesias sono un escamotage, fumo negli occhi per chi ha maggiori difficoltà con le cure e l'assistenza.

L'amministrazione farebbe bene ad occuparsi seriamente dello scippo che si sta perpetrado nei confronti della città, relativamente ai servizi ospedalieri". I voucher (20 in totale, da 1500 euro una tantum) sono rivolti anche ai residenti di Buggerru, Domusnovas, Fluminimaggiore, Gonnesa, Musei e Villamassargia.
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