Rwm, l'europarlamentare Giulia Moi scrive una lettera a Roberto Fico

"Caro presidente, le scrivo per portare alla sua attenzione un tema, quello dell'attività della fabbrica bellica Rwm Italia, che sta molto a cuore a chi le scrive così come a tanti esponenti della società civile in Sardegna".

È l'incipit di una missiva che l'europarlamentare cinque stelle Giulia Moi ha appena inviato al Presidente della Camera dei Deputati (nonché collega pentastellato) Roberto Fico.

La contrarietà della parlamentare europea all'attività della fabbrica e alle esportazioni verso l'Arabia Saudita è palese: "Il Parlamento europeo - prosegue il documento - ha da tempo decretato un embargo bellico nei confronti dell'Arabia Saudita, artefice di un efferato conflitto nello Yemen censurato anche dalle Nazioni Unite. Paesi come la Germania, la Norvegia e da ultimo il Belgio vi hanno aderito mentre l'Italia continua a rimanere indietro".

L'europarlamentare mette nel mirino la Uama, l'autorità italiana che rilascia le autorizzazioni per le esportazioni belliche: "L'agenzia dovrebbe essere inibita in quanto queste esportazioni violano la Legge 185 del '90 che proibisce traffici bellici con Paesi in stato di conflitto armato e anche verso Paesi nei confronti dei quali sia stato dichiarato dall'Onu o dal Parlamento europeo l'embargo totale o parziale delle forniture belliche".

Da Moi anche la richiesta affinché il Presidente accordi un incontro ad una delegazione di cittadini sardi già depositari di documenti ed esposti contro le esportazioni belliche della Rwm. Non una novità l'attivismo di Giulia Moi nei confronti della Rwm: nel dicembre scorso l'europarlamentare aveva incontrato a New York l'ambasciatore italiano all'Onu Stefano Carli al quale aveva consegnato un documento firmato da varie associazioni antimilitariste in cui si riassumeva l'attività della Rwm e i (presunti) profili di illegittimità della condotta dell'azienda con sede a Domusnovas.