Desta proteste la decisione della dirigenza della Assl di Carbonia di accorpare reparti all'ospedale Sirai per individuare spazi in cui trattare possibili Covid positivi in attesa che siano eventualmente trasferiti in altre strutture.

La Cgil Funzione pubblica e la Spi Pensionati contestano la direttiva che ha imposto di unificare Chirurgia e Urologia.

Modifiche che secondo i sindacati sono un campanello d'allarme: "Irragionevole - accusano i segretari di Cgil e Spi Gianni Zedde e Carla Piana - perché il Sirai aveva già interi reparti vuoti, perché accorpare in un unico reparto crea sovraffollamento e perché in Urologia ci sono casi oncologici gravi quanto gli altri".

Infine, Cgil e Spi sollevano un aspetto strettamente numerico: "L’operazione ha comportato - affermano - la rinuncia a 14 posti letto".

La dirigenza aziendale anticipa che nulla è definitivo e che ogni decisione è stata ovviamente ponderata: "Il provvedimento è transitorio e i servizi non saranno ridimensionati: infine non vi è assembramento né di pazienti né di dipendenti".
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